La Proell domina a Sestriere battendo ancora le francesi di Giorgio Viglino

La Proell domina a Sestriere battendo ancora le francesi Stop alle polemiche, ieri di scena le discesiste La Proell domina a Sestriere battendo ancora le francesi L'atleta austrìaca ha superato la Rouvier, la Macchi e la Mir - Anne Marie unisce allo stile e alla tecnica una potenza fisica eccezionale - Ora, si avvia a riconquistare la Coppa del Mondo - L'azzurra Schranz al 13 posto (Dal nostro inviato speciale) Sestriere, 17 dicembre. Il clima di gara, come un vento di tramontana, ha spazzato gran parte dei furori polemici scoppiati nella difficile vigilia di questo Kandahar. La'competizione mette in un canto parole e azioni per nulla utili allo sport, lascia il posto alla concorrente più forte, alla lotta sul filo dei centesimi di secondo. Scompaiono i nomi inutili di un delegato Fis, di questo o quell'oscuro dirigente che pure condizionano l'intera organizzazione dello sci. Alla ribalta sale Anne Marie Proell, formidabile atleta in grado di dominare dappertutto laddove all'eleganza stilistica e alla perfezione tecnica si aggiunge la necessità di impiegare una potenza fisica fuori del comune. Sono in evidenza le avversarie francesi di Anne Marie, il pacchetto compatto RouvierMacchi-Mir che ha perso nel- la tensione della lotta la dolce Michèle Jacot, tradita da un errore banale prima che incominciasse la parte difficile del percorso, quella che ieri attendeva per rifarsi del I proprio peso piuma. Anne Marie con questo secondo successo assoluto che segue quello di St-Moritz ed il secondo posto di Val d'Isère si avvia nuovamente con sicurezza a dominare la Coppa del Mondo che già è stata sua nella stagione passata. Anne Marie è molto forte in discesa libera, basta darle una serie di picchiate consecutive dove possa far valere il proprio rispettabile peso e il gioco è fatto, perché non è poi affatto sprovveduta nelle curve, anche se logicamente non ha la souplesse delle sue irreducibili avversarie francesi. Quest'oggi, al tempo intermedio situato a circa due terzi della pista, dopo l'entrata del muro, il suo vantaggio sulle avversarie era già praticamente incolmabile. Ha fatto miracoli Francoise Macchi a recuperarle un secondo intero su meno di 700 metri di pista, e persino « Mirabelle», che non è un mostro di tecnica, e la Bouvier, che finora è emersa soltanto in discesa, hanno ridotto il loro distacco. Eppure, al traguardo il cronometro ha dato ragione ad Anne Marie a conferma che nella discesa moderna conta soprattutto una certa struttura fisica al di là d'ogni dote appresa sugli sci. Il vantaggio di Anne Marie nella Coppa del Mondo si realizza in modo concreto con la serie di risultati negativi di Michele Jacot, che continua a non avere fortuna. Michele è la più completa delle atlete francesi, l'unica che possa vincere indifferentemente una delle tre specialità; è caduta anche quest'oggi e la sua posizione nella classifica di Coppa appare sempre più debole. Le chanches' di Jackye Rouvier sembrano piuttosto limitate, data la sua scarsa propensione per gli slalom, mentre Frangoise Macchi ha una grossa simpatia per il « gigante » e l'abitudine di saltare allegramente in « speciale ». La conferma di queste previsioni la si avrà fin da domani nel corso della disputa del primo slalom speciale di Coppa, nel quale si verificheranno le possibilità di ciascuna concorrente. Difficilmente al di fuori delle quattro atlete francesi e della Proell altre sciatrici potranno inserirsi nella lotta per il successo finale. Non certamente la tozza svizzera Nadig, che ostinatamente si classifica tra le migliori, in testa però sempre al gruppetto delle atlete di secondo piano. Né Rosi Mittelmaier, che con quel suo fisico minuto appare particolarmente favorita anche nelle prove tecniche. Nella classifica dei piazzamenti l'unica nota ancora interessante, insieme con la paziente rimonta di Annie Famose, è il tredicesimo posto di Maria Roberta Schranz. La sciatrice azzurra non è mai stata una discesista, eppure a forza di applicazione ha trovato la sua via anche in questa specialità. Non ha più paura, si butta in discesa con determinaziqne e tanto basta per risalire a posizioni onorevoli. Un tredicesimo posto, e per di più a soli quattro secondi da una fuoriclasse come la Proell, è quello che tecnicamente si definisce un risultato. Certo, per stupire la massa degli appassionati, ci vuol altro, ma questo è il primo passo. Giorgio Viglino Sestriere. Un passaggio di Maria Roberta Schranz, prima delle italiane (Foto Moisio)

Luoghi citati: Kandahar, Sestriere