Piange la guardia che ha ucciso due colleghi: ''È un malinteso,,

Piange la guardia che ha ucciso due colleghi: ''È un malinteso,, La sparatoria nel ministero di Giustizia a Roma Piange la guardia che ha ucciso due colleghi: ''È un malinteso,, Il giovane è ricoverato in infermeria - Ha 19 anni ed è stato incriminato per omicidio volontario - Era di sentinella alla cassa: quando ha visto i due agenti che non si fermavano all'alt olà ha puntato il mitra - Uno ha tentato di deviare l'arma; è partita una raffica (Nostra servizio particolare) Roma. 17 dicembre. Nell'infermeria del carcere di «Regina Coeli», Nicola Iorio, il giovane agente di custodia che ieri, convinto di affrontare due rapinatori, ha ucciso con una raffica di mitra due colleghi, continua a ripetere: «E' stato un malinteso: mi hanno fatto un brutto scherzo». Poi piange e si dispera. I sanitari, per calmarlo, gli somministrano potenti sedativi; soltanto domani, forse, consentiranno un colloquio con il magistrato. «Non un malinteso, ma la paura lo ha futto sparare», ha ripetuto anche stamane il capo della squadra omicidi della mobile romana, che ieri sera, per primo, ha ascoltato la guardia carceraria. «E' un bravo ragazzo questo Iorio — ha detto il dottor Gianfrancesco — ma con un mitra in mano a 1!) anni e la psicosi dilagante della rapina si fa presto a perdere la testa». Sarà il magistrato inquirente, comunque, a decidere la sorte di Nicola Iorio, 19 anni, da cinque mesi in servizio nel corpo degli agenti di custodia. Ultimo di quattro fratelli, il giovane, raggiunta l'età del la leva, s'era arruolato nel corpo, che già tre anni prima era stato scelto dal fratello maggiore, Antonio, 27 anni, in servizio a Firenze. Oggi, il sostituto procuratore della Repubblica, dottor Jerace, ha incriminato lo Iorio per duplice omicidio volontario ed ha emesso ordine di cattura. Concluse le indagini, il magistrato modificherà, senza dubbio, ii reato, anche se non potrà non tener conto della reazione del tutto spropositata del giovane agente in servizio all'ufficio cassa della ragioneria centrale del Ministero di Grazia e Giustizia. Alla vista dei due uomini in borghese, Nicola Iorio avrebbe potuto intimare ai rapinatori di alzare le mani o sparare in aria una raffica a scopo intimidatorio. Sembra, invece, che Nicola Iorio abbia premuto il grilletto del Mab (Moschetto automatico Berettat. che imbracciava quando 1 allievo sottutticiale veneno Candidi, 24 anni, ricevuto 1 altolà, ha tentato con un gesto di deviare la canna dell'arma, che il collega più giovane glipuntava contro, aggiungendo «Noi questo ce lo mangiamo».Gli inquirenti commentano il gesto dell'allievo Candidi, affermando: «La paura ha fatto perdere la testa allo Iorio: la spregiudicatezza è costata la vita al sottufficiale, che. con maggiore esperienza, avrebbe dovuto reagire diversamente all'ordine della sentinella armata dì guardia alla cassaforte». Per domani è fissata l'autopsia sui cadaveri: i funerali avverranno nel pomeriggioUna prima ricognizione esterna compiuta sui corpi dei due sottufficiali dai sanitari dell'Istituto di medicina legale conferma le prime informazioni: Umberto Marsili è stato raggiunto da due proiettilila raffica di 22 colpi ha crivellato invece il torace decompagno. «Le vittime di questa tragedia — ha detto stasera icomandante della Scuola dformazione sottufficiali — restano, con i due morti, l'agente Iorio c la vedova di Venerio Candidi, Maria Adelina Maceri, che aspetta la nascita di un bimbo, il primogenito del sottufficiale ucciso». Nemodesto alloggio del quartiere Prenestino, stamane, pesalutare la giovane vedova, ssono recati tutti i colleghdella scuola sottufficiali. Maria Adelina Candidi ha strettdecine di mani meccanicamente, gli occhi arrossati, le,ote asciutte. E' scoppiata ilacrime quando l'istruttordel marito le ha consegnatla busta della gratifica natalzia che ieri Venerio Candidera'-' andato a ritirare, coun'ora di anticipo, alla ragioneria del Ministero: 68 millire, già destinate per la nascta del primogenito. I due agenti erano arrivatnel palazzetto di via Giulialle 17,40 sebbene il cassieravesse avvertito che i paganienti sarebbero cominciaun'ora più tardi, alle 18,4Ma i due, conclusi gli allenmenti con la squadra di cacio del corpo, l'Astrea. nellquale giocavano come nortire e come'"siopper da du*s7aa1niìr'Tvev"inrr npnsato" rpoter avere i quattrini primdel previsto. Erano in borghse e al piantone di serviziall'ingresso avevano mostratil tesserino di riconoscimeto. Entrati nell'ascensore, erno arrivati al terzo piandove Nicola Iorio montava guardia mentre il cassierpreparava le buste. «Non li avevo mai visprima — ha detto lo Iorio — erano in borghese ed ho pesato ai rapinatori. Ho semprodiato la violenza ed ho spruto: un malinteso, un tragicerrore». Francesco Santini Roma. Nicola Iorio e le due vittime, Umberto Marsili e Vcnerio Candidi (Tel. Ansa) ■ Iti I II 111 I II I llllllllll III 1111111111111 II II II II Iti !ll II 11 II I Itili I IDI III 11111111 11 ! 1111111 Il t MM 11111111M t IIIUIMIM IMI IH II 11111 II (I 11 I 11 111 llllll IMM11IIMIIIIIII

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