Trafugati diciassette dipinti nella "casa-museo" della Guggenheim: valgono oltre mezzo miliardo

Trafugati diciassette dipinti nella "casa-museo" della Guggenheim: valgono oltre mezzo miliardo Un altro clamoroso furto di preziose opere d'arte a Venezia Trafugati diciassette dipinti nella "casa-museo" della Guggenheim: valgono oltre mezzo miliardo Tra le opere scomparse, dipinti di Klee, Max Ernst, Magritte, Masson, Brauner, Gris, Kandinsky e De Chirico - E' la seconda volta, in pochi mesi, che i ladri visitano l'abitazione della miliardaria americana - Nel febbraio scorso, rubarono quindici dipinti: le tele furono poi recuperate pagando un riscatto di milioni (Dal nostro corrispondente) Venezia, 16 dicembre. Ancora un clamoroso furto di quadri a Venezia: dalla casa della miliardaria americana Peggy Guggenheim, a Ca' Venier dei Leoni sono sparite 17 tele, tutte di autori moderni. Sono stati trafugati un dipinto di Kandinsky, due di Paul Klee, uno di Max Ernst (che è stato anche il secondo marito della proprietaria), uno di Braque, di Balla, Giorgio De Chirico, Magritte, Masson, Brauner, Gris e Tancredi e cinque opere di Kupka. Il valore dei quadri rubati è ingente: la Guggenheim parla di 500 milioni, ma gli esperti parlano di quasi un miliardo. Il colpo è stato compiuto stamani all'alba, verso le quattro e fa seguito ad un'altra visita che i ladri hanno fatto alla Guggenheim, sempre quest'anno, nella notte tra il 6 e il 7 febbraio. Anche in quella occasione c'era una fitta nebbia in laguna, la condizione ideale per portare a termine un'operazione del genere con il minimo rischio. Ieri notte, a Ca' Venier dei Leoni, assieme alla Guggenheim, nel seminterrato del palazzo dormivano il maggiordomo e la segretaria Attilia Dalberton. Nella camera da letto della padrona di casa c'erano tre pechinesi i quali ai rumori provocati dai ladri — che hanno forzato una finestra — hanno reagito abbaiando e ringhiando. Dopo un po' i rumori sono cessati e Peggy Guggenheim ha ripreso sonno. E' stata svegliata di soprassalto dalla segretaria alle 7. La Dalberton si è immediatamente accorta della sparizione dei quadri portati via con tutte le cornici ed ha dato l'allarme. La polizia è stata avvertita immediatamente e da allora qualsiasi via d'uscita dalla città è stata bloccata. Si ritiene che il « colpo » sia stato portato a termine da specialisti. I ladri devono essere arrivati e ripartiti in barca dal Canal Grande, protetti dalla fitta coltre di nebbia. Una piccola traccia sembra tuttavia l'abbiano lasciata. Si parla di qualche impronta digitale anche se la notizia non è stata confermata. Che Venezia sia una città ideale per i furti d'arte è stato più volte dimostrato. Nel corso di quest'anno bisogna ricordare oltre ai due furti subiti dalla Guggenheim, il furto nella Basilica dei Santi Giovanni e Paolo, quello alla Galleria d'Arte moderna a Ca' Pesaro, e i numerosi colpi nelle Gallerie d'arte veneziane. In qualche caso il bottino è stato interamente recuperato come è successo con il trittico di Vivarini e con i due dipinti del Giambellino asportati dalla Basilica dei Santi Giovanni e Paolo. Ma è stato in pratica l'unico caso in cui si sono presi anche i ladri. Nel primo furto operato in casa della Guggenheim sparirono una quindicina di quadri, che furono, tutti recuperati sempre pagando un « riscatto » di svariati milioni. Ma sul furto a Ca' Pesaro si indaga ancora, per non parlare dei quadri di minor valore spariti recentemente alla Galleria « Il ' traghetto ». g. r. Venezia. La contessa Peggy Guggenheim (Camcrapholo)

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