Zagari: dare slancio all'export di Mario Salvatorelli

Zagari: dare slancio all'export Il "programma,, del commercio estero italiano per il '72 Zagari: dare slancio all'export «Continueremo a combattere, sul piano multilaterale e bilaterale, qualsiasi involuzione protezionistica» - La ripresa delle nostre esportazioni potrà avvenire utilizzando due strumenti fondamentali: il credito e la «promotion» (Nostro servizio particolare) Roma, 13 dicembre. «Nei primi dieci mesi del 1971 le importazioni sono aumentate del 5,9 per cento, le esportazioni dell'I 1,3 per cento sullo stesso periodo del 1970. Ma ì dati dell'ultimo mese (ottobre) dimostrano che la tendenza si è modificata, manifestando un aumento delle importazioni del 5,7 per cento, più accentuato di quello dellq esportazioni, pari «1 2,6 per cento». Lo ha dichiarato oggi il ministro del Com¬ mercio estero. Zagari, presentando il programma «promozionale» per il 1972 del suo ministero. «Il saldo passivo commerciale aumenta, anche se in modo non preoccupante — ha aggiunto Zagari — ma in prospettiva non consente rivalutazioni della lira al di là di limiti ragionevoli, anche perché è da prevederne l'aggravio nei prossimi mesi, pur in presenza dell'auspicato e-ventuale riallineamento delle monete». «Continueremo a combattere, sul piano multilaterale e bilaterale, qualsiasi involuzione protezionistica. Qualunque sarà l'occasione, opereremo per convinzione e per convenienza, al fine di far ritornare i traffici sulle direttrici del libero scambio — ha ancora detto il ministro — ma la battaglia non potrà considerarsi vinta se non c'impegneremo organicamente e congniamente in una politica esportativa più efficace, utilizzando due strumenti fondamentali: il credito e la promotion». Lo strumento del credito, ha dichiarato il ministro, è assolutamente insufficiente per sostenere un adeguato sviluppo delle esportazioni. Il «plafond» assicurativo in Italia è appena di 500 miliardi (contro esportazioni di merci che si avvicinano ai 9 mila miliardi), «mentre nella Germania Federale è dodici volte più alto, in Giappone, in Gran Bretagna è venti volte più grande, in Francia è addirittura senza alcun limite». Quanto' al sistema promozionale, attualmente seguito dal ministero del Commercio estero, Zagari ha affermato che esso necessita di un «salto di livello», cioè di un'opera di revisione che porti gradualmente ad una maggiore concentrazione degli sforzi, «dal punto di vista sia della strutturazione, delle iniziative, sia delle risorse destinate a questo scopo». Zagari ha poi annunciato i nuovi orientamenti promozionali per il 1972: specializzazione settoriale nelle fiere all'estero, corsi di qualificazione e centri di addestramento per la penetrazione nei paesi in via di sviluppo, «prospezioni di mercato» nei paesi in cui la presenza italiana è ancora limitata, per studiare le possibilità di collocare determinati prodotti e di avviare iniziative di cooperazione ed assistenza tecnica ed economica. Dopo aver ribadito il «diritto al sostegno» degli esportatori italiani, Zagari ha sottolineato la insufficiente partecipazione al commercio con l'estero delle medie e piccole industrie, «che contribuiscono per circa il 60 per cento alla formazione del prodotto nazionale, ma solo con il 20 per cento alle esportazioni, e metà di quella percentuale è destinata ai paesi della Comunità europea». Unico rimedio a questa carenza, secondo il ministro, è la «forma consortile», prevista da un provvedimento di legge già presentato al Parlamento, ma non ancora approvato. Sui rapporti con gli Stati Uniti, Zagari ha dichiarato che una valutazione completa delle conseguenze negative delle misure americane annunciate in agosto da Nixon non è ancora possibile, affermare, però, che le nostre esportazioni in ottobre sotto scese sensibilmente, passando dai 77 miliardi dell'ottobre 1970 a 61 miliardi. «La Comunità europea — ha affermato il ministro — è pronta ad aprire negoziati con gli Stati Uniti, per risolvere specifici problemi commerciali, ma è chiaro che si deve trattare di Si può negoziati basati sul principio del vantaggio reciproco, non di una trattativa per concessioni a senso unico». . La «promotion», ha concluso Zagari, resta la linea principale del programma 1972 del commercio con l'estero: «Penetrare in un numero sempre maggiore di mercati, dove la concorrenza è sempre più decisa e raffinata, poter operare in maniera consistente e stabile, significa, in definitiva, incrementare il reddito, gl'investimenti, il risparmio, l'occupazione. Significa, in altre parole, contribuire in maniera determinante allo sviluppo economico del pae- Mario Salvatorelli ministro Zagari (Tel.)

Persone citate: Nixon, Zagari

Luoghi citati: Francia, Germania Federale, Giappone, Gran Bretagna, Italia, Roma, Stati Uniti