Dieci anni dopo la "Dolce vita,,

Dieci anni dopo la "Dolce vita,, Incontro al ristorante con Federico Fellini, al termine del film "Roma,, Dieci anni dopo la "Dolce vita,, Il regista romagnolo non pensa che la città sia cambiata: « Siamo noi che cambiamo » - Ma preferisce non porsi quesiti troppo grossi: «Io sono una cicala che frinisce in continuazione» (Nostro servizio particolare) Roma, 10 dicembre. — Signor Fellini, lei ha appena finito un film su Roma. Ci dica che cosa pensa della capitale dieci anni dopo «La dolce vita». La trova molto cambiata? — Macché cambiata... ha duemila anni, figurarsi se aspetta noi per diventare un'altra. Siamo noi che cambiamo e proiettiamo i nostri mutamenti su ciò che ci sta intorno. Quando mi hanno chiesto un film su Roma, io non ci ho pensato su nemmeno un istante. Mi sono detto: farò un film su di me. Insisto: — Ma questi sono tempi un po' speciali. Roma affonda da due a quattro centimetri l'anno. Le profezie che la annunciano distrutta prima della fine del secolo... gli inquinamenti... il caos del traffico... Ci guarda da irraggiungibili lontananze, poi dice: — Io sono ima cicala che frinisce in continuazione. In ogni film che faccio c'è realizzata una vocazione che mi sembra di avere. Non mi pongo quesiti. Siamo dalla Cesarina, il ristorante bolognese dove, quando ha voglia di buona tavola, Fellini va a divorarsi la solita milanese adocchiando ghiotto i begli gnocchi soffici e la squisitissima crema dolce nei piatti altrui. E' sempre più michelangiolesco, malgrado la dieta, e oggi pare proprio uno di quei cattivi precipitati giù dagli angeli del giudizio universale: è di pessimo umore, irascibile, scontroso: «Tutto quel che posso dirle è che il film mi piace, di più non so», taglia corto. Non ha voglia di riparlare di questa sua opera finita, non ha voglia di parlare del prossimo i . o n , , . » a a r n film, già in gestazione negli abissi creativi del regista. Non ha voglia di dare interviste. Stamane ladri irrispettosi gli hanno rubato dalla Mercedes la radio ed altre suppellettili. Fumanti piattoni di lasagne odorose viaggiano tra i tavoli sotto iì suo naso. Roteando terribile gli occhi tuona: — Non ho passioni ideologiche. Non voglio diventare più colto. Della politica non mi importa niente. Non gioco a bocce. Le mie curiosità sono soltanto riferite alla possibilità di raccontarle. Io vivo le mie giornate per raccontarle in un prossimo film. Amori, odi, sentimenti, passioni finiscono di colpo quando finisco I il mio ultimo film. Una pausa per studiare l'effetto sull'interlocutore, forse aspetta una replica. Ma se la dà lui stesso e riprende: — Una vita da egoista, la mia? Ebbene sì. Conoscete qualcuno che non lo sia? Anche Sari Francesco era un egoista, perché gli piaceva fare il santo. Obietto: — Signor Fellini. Fare il santo è più scomodo. Si va sull'asino, non in Mercedes... Ma è un tasto sbagliato, il regista reagisce male: — L'artista è simile al bambino, non ha un rapporto adulto con gli altri: può mancare di parola, fare del male, infischiarsene delle disgrazie altrui... Solo verso la propria creazione egli realizza quelle virtù che mandano in Paradi so: allora soltanto diventa altruista, servo, asceta. — Però Giulietta... Almeno con sua moglie il suo rapporto è rimasto intatto anche dopo che lei se ne è servito per tante creazioni. Si dice che alla Masina lei abbia dedicato un dramma televisivo in cui la protagonista, Eleonora, rinunzia alla propria visione della vita in due per star vicino ad un grande artista... Ma Fellini, punto da un sospetto che gli sembra bar ghese, ridiventa cattivo: — Eleonora non l'ho scritta io. Davvero Giulietta ha detto ai giornali che ne sono l'autore? Lo smentisco. Eleonora è un'ispiratrice generosa e umile. Giulietta invece mi sfascia tre o quattro bottiglie in testa al giorno. Quando arrivo a casa mi accoglie con un forcone. Mi lascia all'addiaccio dopo le 9 di sera. Mi sveglia alle 7 con secchi di acqua gelata, mi fa mangiare in cucina con il cameriere... Però è la donna che mi merito. Lo scriva, lo scriva che io sono molto contento di lei. Laura Bergagna placdttzgvasg3dspml meno un istante. Mi sono storante bolognese dove, voglia di parlare del prossimo stmiosifadmqe Federico Fellini mentre sta girando una delle ultime scene di «Roma» (Foto Team)

Persone citate: Federico Fellini, Fellini, Laura Bergagna, Masina, Sari Francesco

Luoghi citati: Roma