Germania: è fallita anche la mediazione di Brandt di Tito Sansa
Germania: è fallita anche la mediazione di Brandt Per gli scioperi dei metalmeccanici Germania: è fallita anche la mediazione di Brandt Inutile riunione delle parti a Bonn - I negoziati comunque continuano - Chiudono anche la Opel e la Ford - La vertenza costa 79 miliardi di lire al giorno (Dal nostro corrispondente) Bonn. 8 dicembre. Il tentativo di mediazione del cancelliere Willy Brandt per porre fine alla disputa salariale nel Baden-Wuertlemberg è fallito. La scorsa notte a Bonn (dove erano stali convocati dal capo del governo) i tre rappresentanti dei sindacati e i tre delegali j degli industriali nella com missione speciale d'arbitrato I si sono lasciati senza raggimi- ' sere un accordo. Il professor Wannagat ha interrotto la sua mediazione, dopo sette giorni | di inutili sforzi, che i termini erano scaduti. Sono continuati pertanto, anche oggi, sciopero e serrata, che; colpiscono circa 360 mila lavoratori. Oltre 35 mila di essi, convenuti nel primo pomeriggio a Stoccarda da ogni parte della regione (con 20 treni speciali e 150 autobus) sono sfilati per le vie della città protestando contro la «testardaggine» dei datori di lavoro: Non vi sono stati disordini, i dimostranti si sono accontentati di agitare cartelli con la scritta « Il 6 per cento è una spudoratezza » (si tratta degli aumenti i proposti dagli industriali) e a gridare in coro « Hi, ha, ho, Schleyer ist K.O. » (Schleyer "e il rappresentante regionale degli industriali). Nonostante il fallimento della scorsa notte, nonostante la dimostrazione, le speranze di un accordo sussistono. Dice il ministro del Lavoro del Baden-Wuertlemberg. Hirrlinger. che « dovrà pure venire il momento che o l'uno o l'altro sia costretto j a fare concessioni ». Alle 18 i negoziati tra i partners sono ripresi, ma non più in sede di commissione speciale. Ora siedono nuovamente di Ironie 20 rappresentanti dei metallurgici e 20 rappresentanti dei loro datori di lavoro, per cercare ancora una volta un compromesso, a metà strada tra il 7,5 per cento che chiedono gli uni e il 6 I ver cento che offrono gli al tri. Se anche dovessero oc- ' cordarsi nelle prossime ore, lo sciopero e la serrata non potranno finire automaticamente: le leggi sindacali prevedono inlatti che una deci- | i sione presa in sede di tratta tiva « normale » venga approvata dagli iscritti mediante una consultazione. Si dovrà pertanto passare alle urne, e ci vorrà del tempo. Per bene che vada, sciopero e serrata poti'anno terminare all'inizio della settimana prossima. Intanto i dawli causati dalla lotta nel BudenWuerttemberg continuano a estendersi. La «Opel» ha chiuso oggi a Bochum, chiuderà domani a Ruesselsheim, venerdì a Kaiserslautern (per mancanza di pezzi), la «Ford» lui sospeso le maestranze a Saarlouis e a Gand (in Belgio). La « Bìld Zeitung » calcola che con la chiusura totale delle industrie automobilistiche, ogni 24 ore vi sia in Germania uiui perdita totale di fatturato pari a 192 mi lioni di marchi (circa 35 miliardi di lire), al quale va aggiunta una perdita di altri 180 milioni di marchi (oltre 30 miliardi di lire) di 35 mila piccole industrie fornitrici delle grandi aziende, oltre una perdita da parte dello Stato e dei «Laender» di 21 milioni di marchi (3,6 miliardi di Urei d'imposta sui redditi e di 58 milioni di marchi (10.5 miliardi di lire) d'imposta sugli affari. Tito Sansa
Persone citate: Brandt, Willy Brandt
Luoghi citati: Baden-wuertlemberg, Belgio, Bonn, Gand, Germania, Kaiserslautern, Stoccarda
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