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La Pro Recco mai più in Coppa Campioni? Per gli arbitraggi «scandalosi» La Pro Recco mai più in Coppa Campioni? Pizzo : « A Hvar non ci siamo ritirati per protesta soltanto per rispetto del pubblico » - Problemi finanziari, assenteismo della Federazione (Dal nostro corrispondente) Genova, 6 dicembre I tifosi della Pro Recco hanno accolto oggi pomeriggio all'aeroporto la loro squadra come se i biancocelesti, a Hvar, avessero vinto la Coppa dei Campioni di pallanuoto, anziché essere finiti secondi alle spalle del Mladost. «Moralmente — ha detto Eraldo Pizzo appena sceso dalla scaletta dell'aereo — i campioni siamo noi. Con un arbitro onesto, avremmo battuto ti Mladost, come già stavamo battendolo, e lo avrebbe battuto anche la Marina di Mosca. Slamo pronti ad affrontare l jugoslavi in qualsiasi momento, a patto però che l'arbitro si comporti onestamente, e slamo sicuri di vincere». L'operato dell'ungherese Koening, nell'incontro di sabato sera, è stato definito dai recchesi «assolutamente scandaloso». «Tanto è vero — ha aggiunto Pizzo — che avremmo voluto ritirarci dalla competizione. Non lo abbiamo fatto per rispetto net confronti del pubblico e delle altre squadre. Domenica abbiamo giocato, e vinto, contro la Marina Mosca». I campioni d'Italia, oltre a mettere sotto accusa la «mafia» jugoslava (il Mladost aveva un premio, in caso di vittoria, di 25 milioni di dinari dal governo Jugoslavo) che guida la pallanuoto a livello di Coppa dei Campioni, denunciano anche l'assenteismo della nostra Federazione. Non c'era alcun dirigente federale a tutelare 1 diritti dei campioni d'Italia, a Hvar, ed anche finanziariamente l'appoggio della Fin per questa manifestazione, che alla Pro Recco è costata parecchi milioni, si è limitato a poche centinaia di migliaia di lire. «In questa situazione — ha commentato Pizzo — non è possibile andare avanti. O Interviene la federazione italiana, oppure quella internazionale, oppure noi non parteciperemo più alla Coppa dei Campioni, cosi come già fanno gli ungheresi, ì romeni ed i tedeschi dell'Est, e come hanno intenzione di fare i sovietici. Questo non è più sport, ma una semplice burletta». gt b#