Rassegna di mostre e convegni tecnici

Rassegna di mostre e convegni tecnici INIZIATIVE MILANESI Rassegna di mostre e convegni tecnici prìre che esso è un universo; epperciò quanto mai multiforme è la quantità degli oggetti ausiliari e dei concetti d'uso di questa trasmissione attraverso fluidi: aria od olio che siano. Il fatto che tale trasmissione di potenza risulti qualche po' trascurata rispetto alle altre dipende anche dalla scarsità di personale capace di attendervi. La scuola da noi, e anche fuori del nostro Paese, dà ad essa poco posto. Ma un po' dovunque, soprattutto per quegli usi dove occorrono grandi sforzi e spostamenti limitati, come quelli che abbiamo su elencato, si sta lavorando a far progredire la tecnologia corrispondente. * * Un'altra mostra convegno, tenutasi questa nei giorni 14-19 ' novembre, sempre alla Fiera, ha avuto per tema la lotta contro l'inquinamento. Come tutti sappiamo ormai, dal momento che il tema è venuto di grande moda, il far pulizia nell'ambiente della civiltà nostra esige mezzi nuovi e imponenti. E' abituale accusare l'industria di tutto questo sporco, mentre l'accusa andrebbe rivolta per metà almeno alla presenza fisica umana, che di per sé .produce un inquinamento di natura biologica, e in più sprona e sollecita, con la richiesta e l'uso di beni, il lavoro dell'industria e i conseguenti rifiuti. Come che sia, l'industria si è messa in moto e adesso cerca di «piazzare» i rimedi: sistemi per purificare le acque di scarico e recuperarne le parti utili, di cui la più utile è, naturalmente, l'acqua pura; rivelatori di agenti inquinanti dell'aria, come l'acido solfìdrico o l'anidride solforosa o l'ossido di carbonio: ciminiere che disperdono alti nell'atmosfera i gas nocivi; verifiche rapide della potabilità di un'acqua; impianti per la distruzione di rifiuti industriali e domestici, con incinerimento; depuratori di fumo a ciclone; un analizzatore automatico delle polveri (proposto dalla Philips). Un posto d'onore (o di. disonore), nello sporco ambientale, viene dato agli idrocarburi, contro cui ci solleviamo noi tutti, che poi adoperiamo l'automobile o gli autobus o le materie plastiche. Una delle conseguenze del trasporto ed eccessivo maneggio di essi è lo sporco delle spiagge, che trova in noi italiani, col vasto sviluppo costiero della Penisola, vittime importanti, ai fini del soggiorno estivo, per noi e per i turisti stranieri. Ebbene, è stato indicato e attuato (dalla BP italiana) un procedimento per l'abbattimento degli idrocarburi che sporcano i litorali. Premesso che l'inquinamento generico delle coste proviene anche da detergenti, fognature urbane, residui di prodotU chimici, oggetti solidi galleggianti, e che per questi imbrattamenti bisogna operare a monte, per i petroli è possibile, insieme con altre tecniche (come la combustione e la rimozione meccanica) la dispersione con opportuni solventi delle macchie d'olio, e l'emulsionamento, operato dall'elica del battello stesso che ha provveduto a irrorare su di essa macchia gli agenti chimici. Procedimenti speciali sono stati studiati per le spiagge sabbiose e quelle sassose, gli scogli, le rocce, i muri, i frangiflutti. La spesa necessaria per queste operazioni dovrebbe essere redditizia. r»« i- Didimo Avanzamento della potenza fluida - Campagne, idee e sistemi contro l'inquinamento - Per la pulitura dei litorali dal petrolio Una mostra e un convegno sulla potenza fluida si sono tenuti a Milano, l'ultima settimana di novembre, presso il Centro commerciale americano, alla Fiera campionaria. Tre — ha avuto occasione di dire il prof. R. W. Henke a illustrazione del convegno — sono i tipi di tecnologie per la trasmissione dell'energia e il relativo controllo: la potenza elettrica, quella meccanica e quella fluida. Qui è da distinguere tra la potenza fluida e la Auletica di cui già si è detto su queste colonne, e che è lo studio di dispositivi di comando e di controllo, attuati da correnti fluide entro opportuni condotti, in sostituzione o in analogia con comandi e controlli elettronici. In questa mostra e convegno si è trattato soprattutto di potenza, e cioè di azioni di forza fatte a mezzo di fluidi in pressione: come se ne hanno per le macchine a movimento di terre. Non sono più elementi fluìdici, costituiti da piccoli blocchi di materiali diversi, quali resine, vetro, ceramiche, nei quali sono ricavati divisori e sfiati, aventi funzioni logiche; qui sono attrezzature oleodinamiche e pneumatiche (di cui si ha, ogni anno, in Italia un incremento dal 15 al 20^0 nella collocazione): martinetti e bracci idraulici ad alta pressione; apparecchi capaci di fornire coppie torcenti di grande potenza, per azionare valvole, piegare lamiere, sollevare e ribaltare pesi o casse di camion, o recipienti pieni di liquidi pesanti, come metalli fusi; brandeggiare cannoni, azionare le incastellature che tengono in verticale i grandi missili. Si sa che quando ci si affaccia a un settore della tecnologia, si fa presto a sco-

Persone citate: Henke

Luoghi citati: Italia, Milano