"Sarebbe meglio se fossi morto anch'io si vede che sono scampato per espiare"

"Sarebbe meglio se fossi morto anch'io si vede che sono scampato per espiare" Ricoverato all'infermeria del carcere Antonio Andreucci "Sarebbe meglio se fossi morto anch'io si vede che sono scampato per espiare" Appare ancora sconvolto - L'avvocato dei genitori di Maria ha consegnato al magistrato due indumenti lacerati: «E' stata vittima di violenze» - Ma sono stati strappati all'obitorio Un parco r un memoriali' seno stati consegnati ieri al dott. Ferraro, 11 magistrato che conduce l'inchiesta sulla morte di Maria Tummolo. la ragazza ili quindici anni uccisa dui cianuro. Il pacco contiene due imlumrutl, un reggiseno e una camicetta, il memoriale spiega: « Sono quelli di Maria. Il reggiseno e spezzato In due. la camicetta presenta lacerazioni. MI sono stati consegnati — afferma l'avvocato Masselli, che difende gli interessi della famiglia dl Maria Tummolo — dal genitori. Possono costituire un Indizio che la giovane è stala vittima dl vitilenza ». Come è nolo, questa è la tesi che i genitori della ragazza sostengono fin dal primo istante: « Non e vero che Maria volesse morire. E' stata violentata e poi uccisa ». Una tesi in netto contrasto con quella di Antonio Andreucci. lo scampato: « Era lei clic mi ossessionava: diceva che poiché non potevamo appartenerci, era meglio morire Insieme ». Ma gli indumenti strappati ben diflicilmente potranno smentire Antonio Andreucci. A questo proposito, sono necessarie alcune precisazioni. Quando venne ritrovato nelle cantine della Crometal, il cadavere della giovane aveva addosso solo gli indumenti che oggi sono stali recapitati al magistrato. Gli altri erano in un angolo, insieme con le scarpe, deposti abbastanza ordinatamente e non presentavano alcun segno che potesse far supporre la violenza. La polizia 11 conserva sotto sequestro. Nella speranza, vana, di salvare ancora Maria Tummolo, il suo corpo venne caricato su un'ambulanza e portato a! Maria Vittoria, cosi com'era. Ma rimase al pronto soccorso appena il tempo necessario perché 1 medici potessero constatare la morte: pochi minuti. Poi fu trasportato nella cella mortuaria i presso la chiesa e qui, presente I il cappellano dell'ospedale, venne 1 esaminato da due sottufficiali, i uno della Mobile e uno dei caraS binieri, proprio per rilevare eventuali segni di violenza. Camicetta e reggiseno apparivano intatti. Sono stati lacerati con ogni probabilità successivamente: forse al momento dell'autopsia, perchè era difficile toglierli senza danni da un corpo inerte. In carcere, Antonio Andreucci ripete: « So che e dimette che mi si creda, perche Maria aveva solo quindici anni. Ma l'idea di morire insieme e venula da lei ti. E' ricoverato all'Infermeria, le causticazioni lasciate dal cianuro sulle labbra vanno rimarginandosi, ma lamenta ancora dolori allo stomaco. Appare ancora sconvolto: ii Sarebbe meglio se fossi morto anch'io, cosi almeno ora tutto sarebbe finito it. Ma, anche in questo coerente con la sua versione dei fatti, non sente il bisogno di manifestare rimorsi: « Era lei che voleva morire ». E' pentito invece per il torto fatto itila moglie: « L'amo ancora, ero felice con lei, ed c anche più bella. Non so come sia accaduto tutto questo. E' stata una pazzia ti. Chiude gli occhi e piange: ii Si vede che dovevo sopravvivere per pagare questo debito ti. La madre di Maria Torninolo con i vestiti della figlia iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimii

Persone citate: Antonio Andreucci, Ferraro, Maria Tummolo