Chi sono i 5 accusati per l'atroce sciagura

Chi sono i 5 accusati per l'atroce sciagura Strage per avidità di denaro Chi sono i 5 accusati per l'atroce sciagura Sì riunivano di notte nel negozio di mobili del palazzo esploso per preparare il piano diabolico Oggi si temono disordini ai funerali delle vittime (Dal nostro corrispondente) Napoli, 4 dicembre. Chi sono i colpevoli della sciagura di Frattaminore? Raffaele Donelli. 70 anni, vedovo con tre figli, che vivono per proprio conto, ha al suo fianco una segretaria, Maria Gilda Montanera di 54 anni, che gira sempre in pantaloni e in motocicletta. In apparenza, il commerciante di Succivo è un uomo grigio, che forse per tutta la vita ha inseguito il sogno di accumulare denari. Nell'agosto di quest'anno affitta il negozio di proprietà del Martinelli in via Giovanni XXIII. Ordina insegne luminose, ma non ne sollecita la consegna (a distanza di quattro mesi non erano ancora state installate). Soltanto di sera si nota un certo andirivieni. Si riuniscono a discutere per ore Francesco Mozzillo, i fratelli Parolise e qualche componente della famiglia Martinelli. Secondo l'accusa, stanno organizzando il piano criminoso. Nello stesso tempo Donelli stipula con una società assicuratrice una polizza di 96 milioni in caso di incendio, così ripartita: 6 milioni per danni a terzi, 25 milioni per il proprietario dell'immobile, 65 per la merce. Francesco Mozzillo, il socio, 60 anni, sposato con figli, nel giro di pochi anni ha accumulato un patrimonio ed è oggi proprietario di vari immobili. Ha avuto che fare con la giustizia quattro anni fa, quando fu responsabile di un altro incendio doloso. Appiccò il fuoco ad un deposito dl mobili di. sua proprietà. Giosuè ed Antonio Parolise, di 35 e 24 anni, sono descritti come giovani decisi ad affron¬ tare qualsiasi rischio pur di guadagnare.'E' ancora molto vago il loro ruolo nell'esplosione. Giosuè era sposato con quattro figli (la moglie è in attesa di un quinto); Antonio, scapolo. Non avevano mai avuto che fare con la giustizia. Facevano gli autotrasportatori e lavoravano in tutta la regione. La figura più enigmatica ed inquietante è Gennaro Martinelli, scapolo. Era uscito dal seminario dopo la licenza media e aveva un piccolo commercio di latticini. Forse per guadagnare quei soldi che la famiglia gli rimproverava di non essere in grado di accumulare, s'era lanciato nella criminosa impresa e ha dato il suo aiuto ai piromani. Questa sera a Frattaminore si sentono pronunciare propo siti di vendetta. «Assassini, assassini...», dicono i parenti delle vittime. «Se li avessi tra le mani — dice Nicola Capi glia di 70 anni, scampato all'esplosione (la figlia di 30 anni. Maurizia, è morta) — saprei fare giustizia da solo. Per avidità di danaro hanno distrutto quattro famiglie. Banditi, delinquenti...». La si tuazione preoccupa le autori tà. 11 sindaco, avvocato Mi chele Grassia, non nasconde i suoi timori per domani, quando vi saranno i funerali delle vittime e degli attentatori a. 1. *-

Persone citate: Antonio Parolise, Donelli, Francesco Mozzillo, Gennaro Martinelli, Grassia, Maria Gilda Montanera, Martinelli, Nicola Capi, Raffaele Donelli

Luoghi citati: Frattaminore, Napoli, Parolise, Succivo