GLI "avvisi di reato" per Valerio e per 5 ex dirigenti Montedison
GLI "avvisi di reato" per Valerio e per 5 ex dirigenti Montedison Secondo le rivelazioni di un settimanale milanese GLI "avvisi di reato" per Valerio e per 5 ex dirigenti Montedison Sarebbero stati fatti recapitare dal sostituto procuratore dott. Caizzi - L'inchiesta riguarderebbe la « contabilità nera » della società - Secondo il giornale 24 miliardi sarebbero stati distribuiti a partiti, a uomini politici, ad amministratori pubblici (Dal nostro corrispondente) Milano, 3 dicembre. Sei «avvisi di reato» per falso in bilancio, appropriazione indebita aggravata e false comunicazioni ai soci della società Montedison sarebbero stati fatti recapitare dal sostituto procuratore della repubblica dott. Giovanni Caizzi all'ing. Giorgio Valerio, ex presidente della «Montedison»; al suo uomo di fiducia Angelo Chiappa; all'avvocato Bruno Janni, ex amministratore delegato ed ex segretario generale; all'ing. Guido Molteni, ex amministratore delegato, dimissionario per volere del senatore Cesare Merzagora; all'ingegner Antonio Curani, attuale capo divisione delle attività industriali del gruppo e a Giampiero Cavalli, ex vicesegretario generale. La notizia è riportata sul numero del settimanale «Il Milanese» in vendita da oggi: il periodico precisa che ai sei è stato ritirato il passaporto. Di questa inchiesta giudiziaria tendente ad accertare l'esistenza di «una contabilità nera», ovviamente separata dai bilanci della «Montedison» si era parlato a lungo nei sei mesi scorsi, ma la circostanza era sempre stata smentita a Palazzo di Giustizia. Ora «Il Milanese» fornisce molti particolari sulle supposizioni fatte, a suo tempo, quando l'ex presidente, il senatore a vita Giuseppe Merzagora, nel rassegnare le dimissioni aveva fatto sapere di aver ordinato una indagine sulla «contabilità nera» dell'azienda. L'inchiesta della magistratura ha preso l'avvio in seguito alla presentazione di un esposto da parte di cinque I azionisti, i quali chiedevano I d'indagare sui criteri in base ai quali venivano redatti e pubblicati i bilanci. L'esposto, rubricato al numero 2026 del registro C della Procura della Repubblica, provocò l'inchiesta che si è ora concretizzata nell'emissione dei sei «avvisi di reato». I risultati ai quali pervenne la commissione d'inchiesta nominata da Merzagora per accertare l'entità e la destinazione delle somme coperte dalla «contabilità nera» furono condensati in una relazione che lo stesso senatore ha fatto poi pervenire al dottor Caizzi, insieme a quattro pacchi di documenti. I nomi delle sei persone attualmente al centro dell'inchiesta sarebbero scaturiti da quella relazione e da quei documenti. Secondo indiscrezioni, il sena tore Merzagora avrebbe di- chiarato al magistrato che tra i motivi che l'indussero a ì rassegnare le dimissioni vi era anche l'impossibilità di I ottenere informazioni precise e chiarimenti definitivi sulla destinazione di ingenti somme effettuata dai passati amministratori. «Conti riservati» della «Montedison» sono stati tra-1 smessi al dottor Caizzi nel j giugno scorso. In questi documenti, secondo «Il Milanese» sarebbero specificate, almeno in parte, le somme che, di i volta in volta, il gruppo ha distribuito a partiti politici, singoli uomini politici, amministratori pubblici. Si tratta di ventiquattro miliardi di ! lire distribuiti attraverso un vorticoso giro di assegni per sonali, finanziamenti occulti, rappòrti cambiari di comodo e così via. «Dagli Anni 50 in poi fin pratica fino all'ottobre de! j 1970. epoca delle dimissioni di Merzagora), scrive «Il Milanese», tutti i bilanci ufficia- ì li della " Edison " e della "Montedison" sarebbero falsi' perché tacciono dei fondi impiegati nella "contabilità ri-\ servata". Il denaro che ne è j derivato agli azionisti (si pensi soltanto al pagamento dei i dividendi) non è ancora valu j labile, ma è quasi certo che l'intera amministrazione del gruppo passerà attraverso il vaglio di un collegio di periti nominati dal giudice. Solo allora sarà possibile conoscere l'impiego preciso dei miliardi amministrati al dì fuori del bilancio e il danno economico prodotto agli azionisti. Non per nulla la magistratura j procede per appropriazione \ indebita aggravata». «Con le sovvenzioni segrete. continua " Il Milanese ", la presidenza della "Montedison" avrebbe servito per molti anni interessi che nulla avevano a che vedere con le ragioni sociali dell'azienda. 1 fondi, a quanto è trapelato, venivano stornati dal giro amministrativo delle oltre 970 società che compongono il gruppo, forte di tremila miliardi di investimenti e 1800 di fatturato. Accantonare da una simile amministrazione 24 miliardi di lire nel giro di un ventennio non è certo ■un'impresa difficile.. (basterebbe lo scartellamento bancario dei titoli), ma la tecnica precisa adottata da Giorgio Valerio è a conoscenza di pochissime persone. Sembra, dice ancora "Il Milanese", che i "fondi neri" venissero dapprima girati su aziende di comodo create all'estero e poi fatti rientrare in Italia sui conti correnti intestati ad alcuni noti esponenti della soì cietà». La «contabilità nera», oltre che per finanziamenti a partiti, correnti e uomini politici, sarebbe servita anche per finanziare iniziative personali di alte personalità della società, i cui nomi sono già a conoscenza del magistrato. g. m.
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