Il ballo del tempo perduto di Carlo Cavicchioli

Il ballo del tempo perduto A Parigi, in uno scenario proustiano Il ballo del tempo perduto Liz Taylor unica « plebea ». con gioielli per quasi due miliardi (Nostro servizio particolare) Parigi, 'A dicembre. Il barone Guy de Rothschild ha ritrovato a modo suo la scorsa notte il tempo perduto di Marcel Proust: offrendo nel proprio castello di Ferrières-en-Brie un favoloso ballo, quale commemorazione aristocratica del centenario della nascita del malinconico romanziere, cantore d'un mondo alla fine, quello della belle epoque. Ci fosse stato Proust al prodigal; convegno, avrebbe avuto di che scrivere ancora, nella sua famosa grafia fitta meditata e ricorretta. Le poche dozzine di eletti che avevano avuto il privilegio dell'invilo erano, perentoriamente, in costumi proustiani ricuciti per l'occasione da sarti illustri, come Dior, Givenchy, Valentino, SaintLaurent. Ma l'abito di per sé non fa il proustiano: dentro le lunghe vesti si muovevano ligure ed animi ancorati davvero e nobilmente ad epoche tramontate: c'era, in velluto nero con lunghi nastri e una lucente spilla di diamanti, la contessa di Rohnn-Chabot. C'era, ornata di piume in capo, tenute da un diademu. la contessa Cristina di Caraman. C'era madame Hélène Rochas, pure lei in pesante velluto nero, munita d'un gran ventaglio di struzzo, ad alleviare il surriscaldamento della danza. C'era, in una frusciante creazione di taffetà blu, opera di Givenchy. rimarchevole a distanza e per il colore e per il suono, la duchessa di Windsor, ex Wally Simpson, la donna fatale cui Edoardo Vili trentasei anni fa sacrificò il trono d'Inghilterra. La cenerentola della festa, in un certo senso, cioè per la sua mancanza di legami di parentela con l'aristocrazia, per la sua scarsa inclinazione all'etichetta, e per la sua bellezza, era Elizabeth Taylor. Non è venuta al castello di Ferrières. tuttavia, calzando pianelle di vetro, né se ne e andata di fretta allo scoccare della mezzanotte per non perdere l'ultima corsa della carrozza magica e per riprendere gli umili lavori domestici interrotti. E' arrivata e ripartita, alle ore piccole, in Rolls Royce. Il suo abbigliamento è stato descritto come «una collezione ambulante di gioielli» valutata complessivamente a tre milioni di dollari — poco meno di due miliardi di lire — e per tale cifra assicurata prudentemente presso la società Van Cleef and Arpels. Gli ornamenti, su un sobrio vestito nero, colore che si addice alla diva ed alle rievocazioni di Proust, includevano il celebre diamante regalato lo scorso anno a Liz da Richard Burton e costato un milione di dollari, gioiello appeso con nonchalance al collo con un semplice nastro di velluto, più un diadema d'altri 25 diamanti di minor caratura, più una reticella per le chiome anch'essa impreziosita con' decine di brillanti, più un imponente smeraldo incastonato in una spilla a forma di ventaglio. Il castello di FerrièresenBrie, dove s'è celebralo il ballo, a una trentina di chilometri da Parigi, non è antichissimo, ma ha addentellati con la storia della Francia. Fu costruito sui resti di un precedente edificio da un antenato dell'attuale barone di Rothschild. nel 1857. con progetto curato dall'architetto inglese Paxfon e ispirato ai gusti più sfarzosi dell'ultimo periodo del Rinascimento italiano. E' al centro d'un vasto parco, con lago antistante la faccia ta. Poco più dt cent'anni fa. durante l'assedio di Parigi, vi si intanarono temporaneamente, da conquistatori, il Kaiser Guglielmo e Bi smark: ma quello fu un convegno di militareschi prussiani, e non. come la scorsa notte, di gaudenti proustiani. Carlo Cavicchioli

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