Un nuovo tipo di isolatori per linee ad alta tensione di Vittorio Re

Un nuovo tipo di isolatori per linee ad alta tensione Un nuovo tipo di isolatori per linee ad alta tensione Costruiti in libre di vetro e resina impediscono la formazione di canali conduttori che annullano il potere dielettrico superficiale - Resistono alle sollecitazioni termiche, chimiche e meccaniche - Ricerche dell'Enel Come fenomeno di massa U problema dell'inquinamento atmosferico è sorto da poco tempo. Sono invece decine di anni che esso preoccupa gli elettrotecnici per motivi connessi con le reti di trasporlo dell'energia. Osservando qualsiasi linea elettrica aerea, ciò che colpisce maggiormente sono i tralicci e le catene di isolatori, entrambi proporzionati alle tensioni in gioco. La loro funzione è nota: sostenere e di¬ stanziare i conduttori dal suolo e isolarli dalla massa ferrosa del palo. Senza isolamento non può funzionare nessun impianto elettrico poiché l'elettricità si disperderebbe a terra, come quando l'acqua non è convogliala in appositi canali o condutture. Per le linee il cui percorso si svolge in prossimità delle coste, il degradamento dell'isolamento può essere provocato da piccole particelle di sale che si depositano su- gli isolatori, rendendone conduttrice la superficie in presenza dì umidità. Nelle zone industriali si ha un fenomeno analogo per i depositi carboniosi dei fumi. L'installazione in ambiente contaminato si riflette sulla scelta a sul dimensionamento degli isolamenti, che per le linee aeree si identifica con gli isolatori che sostengono i conduttori. Allo scopo di rendere più efficace la tenuta dielettrica, essi vengono ricoperti con cere, o più semplicemente con grassi. In ogni caso si sfrutta la proprietà idrorepellente del materiale per impedire la formazione di un velo continuo di umidità. Tale trattamento deve essere ripetuto periodicamente affinché si dimostri efficace. Nelle stazioni di trasformazione si preferisce, talvolta, predisporre impianti fissi o mobili di lavaggio. Si tratta, comunque, di interventi o di installazioni che incidono sensibilmente sui costi di esercizio. Numerosi studi hanno portato alla costruzione di isolatori, sia in porcellana che in vetro, dì forme particolari al fine di favorire l'azione lavante della pioggia. Tuttavia questi materiali non sempre sopportano senza danni gli archi di fulminazione delle linee: inoltre, sono pesanti e sensibili agli urti e alle vibrazioni. Per sopperire a questi inconvenienti sono state intraprese ricerche per la messa a punto di prodotti caratterizzati da elevate prestazioni elettriche e meccaniche, nonché di basso peso specifico. Una delle più recenti realizzazioni in questo campo è costituita da isolatori in fibre di vetro, impregnate con resine sintetiche, muniti di un rivestimento protettivo di politetrafluoroetilene (Ptfe). In virtù di questo strato viene eliminato l'effetto « trqcking». Tale fenomeno (tracieing significa tracciamento) si verifica per la presenza contemporanea di un gradiente elettrico tra le estremità dell'isolatore e di sostanze inquinanti sature di umidità depositate sulla superfìcie esterna dell'isolatore. Ciò può dar luogo a scariche superficiali, apparentemente di modesta entità e rilevabili attraverso macchioline luminose molto mobili. Il riscaldamento concentrato, associato a queste scariche, è però sufficiente a provocare una degradazione della resina. All'inizio il fenomeno si presenta hi forma trascurabile, ma dopo un certo tempo i depositi carboniosi formano un vero e proprio canale (tracciai che annulla il potere dielettrico superficiale dell'isolatore. Con il Ptfe ciò non si verifica. Questo prodotto è un polimero fluorocarbonico termoplastico, ottenuto trattando il fluoruro di culcio con acido solforico: l'azione del cloroformio e la successiva polimerizzazione danno luogo a macromolecole costituite da atomi dì carbonio legati intimamente con quelli del fluoro. Gli isolatori in fibre di vetro-resina-Ptfe resistono ad archi di potenza che frantumerebbero gli isolatori in ve- | tro o in porcellana. Per quan- j to concerne i pesi si lui una j sensibile riduzione rispetto agli isolatori in porcellana: per una catena realizzata con più elementi si hanno rapporti da tre a quattro volte inferiori. Questo fattore si riflette sulla costruzione dei sostegni, consentendo to studio di nuove soluzioni strutturali. In Italia le applicazioni più significative sono state messe in atto dalle Ferrovie dello Stato sulle lince di trazione a corrente continua. Nel campo delle reti per trasmissione ad alta tensione sono stati realizzati isolatori di manovra per sezionatori a 220 mila volt: esperienze vengono effettuate anche per il sostegno dei conduttori. Allo scopò di studiare il comportamento degli isolanti in atmosfera inquinata. l'Enel non solo lui creato appositi gruppi di studio, ma ha pure costruito quattro stazioni sperimentali, dislocate a Brugherio (Milano). Porto Marghera (Venezia), Santa Caterina (Cagliari) e Sango ne (Torino). Alcune sono in funzione da pochi mesi. Vittorio Re

Luoghi citati: Brugherio, Cagliari, Italia, Milano, Porto Marghera, Torino, Venezia