Tre morti ieri nei Nord Irlanda Venti attentati con la dinamite di Renato Proni

Tre morti ieri nei Nord Irlanda Venti attentati con la dinamite Un'improvvisa ripresa delle violenze Tre morti ieri nei Nord Irlanda Venti attentati con la dinamite I guerriglieri dichiarano che le ultime azioni terroristiche vogliono dimostrare che l'esercito inglese non ha affatto vinto (Nostro servizio particolare) Londra, 27 novembre. Una nuova ondata di violenza nell'Irlanda del Nord. L'Ira, dopo una pausa di alcuni giorni, ha ripreso l'offensiva a Belfast e lungo la frontiera coti la repubblica irlandese. In poche ore, un soldato e due civili sono stati uccisi dai guerriglieri, mentre venti bombe sono esplose in varie parti della provincia.. Le operazioni odierne dimostrano che l'Ira è tutt'altro che sconfitta, come invece tendeva ad affermare, nei giorni scorsi, l'esercito britannico. Il militare è caduto nella Fall's Road, il quartiere ili Belfast diventato famoso nel mondo per i tragici avvenimenti che vi avvengono quasi ogni giorno. Era uno scozzese di 18 anni: è morto per un colpo sparatogli alla schiena da un cecchino. Le successive perlustrazioni delle truppe alla caccia del guerrigliero non hanno dato alcun frutto. Nel quartiere di Andersontown, i soldati hanno ingaggiato una furiosa battaglia con un gruppo di terroristi. I guerriglieri hanno attaccato la postazione della dogana a Kileen, nei pressi di Newry, oontea di Down. Sotto le raffiche di fucili mitragliatori sono caduti un addetto alle pulizie e un funzionario doganale. Questa sede della dogana era stata attaccata più volte con bombe, nelle scorse settimane. Secondo l'esercito, i colpi sparati oggi sono partiti dal territorio della repubblica. Nel pomeriggio di oggi, una stazione ferroviaria, vari negozi ed edifìci sono stati danneggiati, a Belfast, dalle bombe. Altre bombe sono scoppiate a Fermanagh e a Middletown. A Londonderry, i guerriglieri hanno aperto il fuoco sulle truppe. Stasera, un portavoce del- 1 l'Ira ha dichiarato che le azioni di guerriglia compiute oggi sono la risposta alle affermazioni che l'organizzazione militare irredentista era « con le spalle al muro ». Un portavoce dell'esercito inglese ha detto: « Non sappiamo se gli attentati di og- gi siano una prova che i terroristi sono ancora forti o se si tratti di un'ultima esplosione di violenza. Di certo, oggi hanno fatto sul serio ». I morti della guerriglia nell'Ulster sono saliti, con oggi, ad almeno 166, a partire dall'agosto 1969: di questi, 133 si sono avuti nel 1971 (e precisamente 81 civili, 41 miìitari ed 11 agenti di polizia). Renato Proni

Luoghi citati: Belfast, Irlanda Del Nord, Londonderry, Londra, Nord Irlanda, Ulster