Nel '70 sono uscite circa 1500 imprese

Nel '70 sono uscite circa 1500 imprese Dall'elenco delle piccole industrie Nel '70 sono uscite circa 1500 imprese Poche sono passate alla categoria «supcriore»; per la maggior parte si tratta di chiusura definitivi! - Gli addetti in «cassa integrazione» (Nostro servizio particolare) IRoma. 26 novembre. I La Confederazione delle \piccole industrie (Confapi) e i sindacati giungeranno al loro'terzo incontro, il 17 dicembre, ad una comune posizione di richieste che collega la politica del credito agevolato alla politica dell'aumento dell'occupazione, it questa decisione le due parti sono giunte oggi, con il secondo dei loro incontri, che procedono paralleli a quelli tra le centrali sindacali e la Confindustria. Per la stesura del documento è stata costituita una commissione tecnica. La discussione odierna ha preso l'avvio fra due relazioni presentate dalla Confapi: una sui problemi del credito e la necessità che se ne possano giovare anche ditte prive di quelle garanzie che sono chieste dalle banche. Ciò sarebbe possibile dando vita a un fondo centrale di garanzia, alimentato anche da un contributo delle industrie che assumono prestiti agevolati. L'altra relazione verte sull'andamento dell'occupazione delle industrie minori, articolato per regioni. Piemonte, Lombardia. Friuli-Venezia Giulia, Lazio e Umbria hanno attualmente, secondo le stime Confapi, il 30 per cento degli addetti alle industrie in cassa integrazione guadagni. A fine luglio: 46 per cento Friuli-Venezia Giulia. 45 per cento Lombardia, 37 per cento Piemonte, 34 per cento Lazio, 32 per cento Umbria, 29 per cento Veneto, 22 per cento Toscana. Al sud, Campania e Isole escluse, il fenomeno risulta invece assai meno preoccupante. In assoluto, a fine luglio, erano in cassa integrazione (parziale) 341 mila persone in Lombardia, 264 mila in Piemonte. '00 mila in Friuli-Venezia Giulia. 54 mila nel Lazio e 14 mila in Umbria. Quasi tutto il ricorso alla cassa integrazione del Friuli è.dato da imprese di piccola dimensione (altrove sono pie senti anche medio-grandi imprese). La Confapi ha anche fornito cifre sulle imprese « uscite » dalle classi che caratterizzano le « piccole imprese » ( si dice « uscite » nel senso che alcune, ma solo alcune, sono passate alla categoria « superiore » o inferiore, per le altre invece si tratta di chiusura definitiva). Ecco le cifre (relative a fine 1970 nei confronti di fine 1969): 12 imprese in meno nella classe da 10 a 49 occupati; 1348 nella classe da 50 a 99 dipendenti; 130 nella classe da 100 a 199 dipendenti. In totale sono « uscite » dagli elenchi ben 1500 imprese circa. Di conseguenza c stata registrata una flessione dello 0,2 per cento degli occupati del primo gruppo indicato e del 3 per cento addirittura nella classe successiva i mancano i dati per l'altra classe). Le riduzioni riguardano, in particolare, il settore alimentare e la costruzione e installazione d'impianti (tipici settori della piccola industria). m-