Rivolta conclusa nel carcere Usa È stata evitata una nuova Attica di Ennio Caretto

Rivolta conclusa nel carcere Usa È stata evitata una nuova Attica I 600 detenuti rilasciano gli ostaggi dopo lunghe trattative Rivolta conclusa nel carcere Usa È stata evitata una nuova Attica Il governatore del New Jersey promette ai rivoltosi di esaminare le loro richieste ed esclude rappresaglie - «Siamo riusciti a prevenire una tragedia» ha detto (Dal nostro corrispondente) New York, 26 novembre. La rivolta del penitenziario di Rahaway, nel New Jersey, non lontano da New York, si è conclusa pacificamente, senza spargimento di sangue. Ieri sera, festa del Ringraziamento, stamattina in Italia, i 600 detenuti ribelli, metà della popolazione carceraria, hanno rilasciato i sci ostaggi. Il governatore del New Jersey, William ('.abili, che aveva trascorso l'intera giornata di ieri in un quartiere generale improvvisato, la vicina scuola di Woodbridge, ha promesso loro che non saranno compiute rappresaglie, che una « équipe » di osservatori tutelerà i loro diritti, e che. verrà tenuto un pubblico dibattito sulle loro richieste. L'elenco delle richieste, presentato a tre giornalisti ammessi nella prigione, va da una migliore assistenza medica all'amnistia per l'insurrezione, e comprende 15 punti. Si è cosi evitata un'altra Attica, un massacro cioè simile a quello del penitenziario dello Stato di New York, nella cui rivolta, lo scorso settembre, perirono sotto il fuoco della guardia nazionale 43 tra detenuti e ostaggi. In quella circostanza, il governatore Rockefeller rifiutò di in- tervenire. Questa volta, Cahill, memore del trauma subito dalla nazione, ha agito con tempestività ed equilibrio. Ieri mattina v'è stato un momento di terribile tensione. Mentre i vigili del fuoco lottavano contro le fiamme appiccate dai rivoltosi a un'ala dell'edificio, 150 soldati e altrettanti poliziotti, tutti in assetto da guerra, si preparavano all'assalto. Uno degli ostaggi, Kenneth Koestier di 23 anni, ha raccontato d'aver allora capito che i detenuti si accingevano a ucciderlo. Ma l'attacco veniva revocato, e incominciavano invece i difficili negoziati. Nella rivolta, sette guardie sono rimaste ferite da armi da taglio, tra di esse il vicedirettore del penitenziario Vu| kovic. Fortunatamente, nessu no è grave. «Ringrazio Iddio i — ha detto il governatore Cahill — che si è prevenuta una tragedia». Cahill ha rifiutato paragoni con Attica, sostenendo che «ogni situazione è diversa». Ma ha dichiarato che la vicenda lo ha rafforzato nel suo proposito di promuovere la riforma del sistema penale nel New Jersey e, I spera, in tutti gli Stati Uniti. Cahill, un ex agente dell'Fbt e un ex professore liceale, ha indicato nelle pessime condizioni e nel razzismo dei penitenziari i niali più gravi. Stamane, su suo ordine, otto difensori d'ufficio si sono recati a Rahaway: il vicedirettore Vukovic ha annunciato dall'ospedale che collaborerà. La svolta cruciale è avvenir ta nel primo pomeriggio di ieri, dono i contatti iniziali tra i rivoltosi e i funzionari del governatore I rivoltosi si sono detti disposti a rilasciare gli ostaggi purché fosse garantita loro «integrità fisica e giustizia», e tre giornalisti, di cui uno negro, si recassero a prendere il loro elenco di rivendicazioni, e li intervi- stassero. Tutto ciò è avvenuto verso le 22, quando i giornalisti sono entrati nelle due ali in mano ai detenuti,' hanno visto gli ostaggi legati, qualcuno ferito: i più erano in preda al terrore, solo Vukovic era calmo, e ha osservato subito d'essere stato trattato bene e curato. Cari Zeitz, dell'Associateti Press, ha riferito che i carcerati davano segni di sollievo, e al tempo stesso erano rassegnati al peggio. Come ha detto un secondino, non volevano uccidere, nonostante l'ira. Ennio Caretto

Persone citate: Cahill, Kenneth Koestier, Rockefeller, Vukovic, Zeitz

Luoghi citati: Italia, New Jersey, New York, Stati Uniti, Usa