Scheel da oggi nel'Urss per colloqui con Gromyko di Tito Sansa

Scheel da oggi nel'Urss per colloqui con Gromyko Le relazioni Germania f ederale-Mosca Scheel da oggi nel'Urss per colloqui con Gromyko Il ministro degli Esteri tedesco incontrerà anche Kossighin Bonn e Pankow verso un accordo per Berlino - Strauss è ora favorevole alla ratifica dei trattati con russi e polacchi (Dal nostro corrispondente) Bonn, 24 novembre. Walter Scheel, ministro de- gli Esteri della Germania fc- aerale, si reca domani invisita ufficiale nell'Unione Sovietica (dove si tratterrà cinque giorni, incontrerà tre volte il suo collega Andrea Gromyko e una volta il primo ministro Aleksej Kossighin). E' una visita che nasce sotto buoni auspici. Gli ultimi ostacoli che ancora intralciano la normalizzazione delle relazioni tra l'Unione Sovietica e la Repubblica Federale stanno per venire rimossi; tanto a Bonn, quanto a Berlino Est, come a Mosca, la buona volontà sta avendo il sopravvento, in vista della possibilità di convocare una conferenza per la sicurezza europea. A Bonn l'opposizione democristiana e cristiano-sociale non mostra più il pollice verso quando si parla della ratifica dei trattali di Mosca e di Varsavia. Proprio oggi il più deciso avversario di questi trattati, il bavarese Strauss, ha dato un buon viatico a Scheel dicendo in un'intervista che l'opposizione considera «opportuna» la ratifica dei trattati tedescosovietico e tedesco-polacco«se Mosca accoglie l'interpretazione del governo di Bonn»Ha aggiunto che in tal caso «il nostro rimprovero, che trattati vengono interpretatdiversamente nelle due capitali, non sarebbe più attuale»Secondo Strauss, i due trattati verrebbero presentati aBundesrat (la Camera deLaender) entro quest'anno e messi in discussione durante la prima seduta del 1972, VII febbraio. Berlino Est. dal canto suosta accelerando i tempi pegiungere a un accordo con Bonn. Al suo arrivo nella capitale federale, oggi, per la trentesima riunione con il Segretario di Stato Egon Bahril delegato della Germania Orientale, Michael Kohl, ha detto: «Ci stiamo avvicinando alla conclusione». Il negoziato continuerà anche domaniforse pure venerdì, ed è possibile che le due delegazionlixsjng^già-la: data- delfaijriunione conclusiva. Lo stesso potrebbe avvenire per i negoziati tra Berlino Est e Berlino Ovest. In tal caso il trattato quadripartito per Berlino potrebbe esser firmato entro la fine dell'anno dagli ambasciatori americano, inglese, francese e sovietico ed entrare in vigore, aprendo la via alla ratifica dei trattati di Mosca e di Varsavia. A Mosca, infine, secondcorrispondenze di giornali tedeschi dalla capitale sovietca, si sarebbe convenuto chlu firma dell'accordo per Berlino non debba dipendere dala ratifica dei trattati da parte del Parlamento di BonnAll'Unione Sovietica premsoprattutto la convocaziondella conferenza per la sicurezza europea (per la qualha avuto il benestare sia dBrandt che di Pompidou) questa può essere preparatsolo dopo la firma degli accordi di Berlino, indipendentemente dalla ratìfica dei tratati. « Breznev e Brandt sonsulla stessa barca — scrivla Sueddeutsche Zeitung — fallimento dell'uno significperlomeno un colpo per l'atro, se non proprio il fallmento». A Scheel si preparano petanto colloqui meno difficidi quanto non sarebbero staun paio di settimane la. Ginteressi comuni non sonsoltanto di natura politic (conferenza per la sicurezza europea, riduzione bilanciala delle truppe), ma anche di natura economica e tecnologica. L'Unione Sovietica, dopo gli accordi di collaborazione economica raggiunti con la Francia durante la visita di Breznev a Parigi, avrebbe dimostrato un interesse ancor maggiore per la collaborazione con la Germania Federale. A Bonn si fa tuttavia notare che Scheel non sarà accompagnalo da tecnici, per cui non si entrerà nei dettagli. Il ministro degli Esteri si recherà a Mosca con un aereo militare della «Luftwaffe» e un piccolo seguito di politici. Venerdì e sabato farà una visita a Leningrado, deporrà una corona sul monumento alle vittime dell'assedio tedesco del 1942. rientrerà poi a Mosca per incontrare Kossighin. Tito Sansa ■ tifi i.ii,jiiiiiiiiiri[|tiiTiMiitri;iii!iiii}iiiiiii