Dall'Atlantico agli Urali?

Dall'Atlantico agli Urali? — — — n IL CONVEGNO DEL PCI SULL'EUROPA Dall'Atlantico agli Urali? | 1 Roma, 23 novembre. L'onorevole Giorgio Amendola, inaugurando oggi all'Eur il convegno « I ùomiinisti e l'Europa », ha detto che il pei non vuole la rottura, bensì la revisione dei Trattati di Roma: « Occorre uscire dallo slato ut- tualc di crisi e trasformazionedclla Cee. per andare avanti verso la retile unità dell'Europa ». Amendola si e domandato: di quale Europa parliamo'.' Ha risposto: « Di tutta l'Europa, dall'Atlantico agli Urali ». Guai'-dando al futuro, Amendola, clicè il principale portavoce del pei I sui problemi europei, ha delio ! che « la Cee non potrà resistere se non saprà diventare un'orj giittizzazione regionale, accanto ad altre organizzazioni regiona¬li, operanti nel quadro di ima più targa associazione di Stati europei, e nell'ambito dell'Orni". Ha quindi auspicalo elle si stabilisca « un confronto e un collegamento » tra i due processdi integrazione economica in Europa, Cee c Comecon, e che si arrivi così a « momenti sempre più larghi di cooperazione»Guardando ai problemi più vicini, Amendola ha sosienulo clic i Paesi occidentali non debbono né accettare di pagare i , ,. «conto saluto» chiesto dagli nStati Uniti, nelle trattative ino- j pnetaric, per il mantenimento pdelle loro truppe in Europa, né lpensare a l'ormare « una forza \ l'militare iiitlononui ». Debbono : rpunlare invece lutto sul disar-1 zmo. Solo creando « un nuovo | rapporto di coopcrazione con i nPaesi socialisti », attraverso In I vprogettata conferenza per la si- lcurezza europea, ha delio Amen-1 edola, si può arrivare « i( un ri- j ltiro negoziato delle forze americane dall'Europa senza che in alcun modo venga compromessa la sicurezza generale e misconosciuta l'indipendenza degli Stati ». Amendola si è opposto alla ! maCpanasulesi di ehi, proponendo un vertice europeo, vorrebbe « prima l'unità della Coiuti- •onsolidai itila. Uniti perché si arrivi al più presto alla conferenza per la sicurezza europea. Nella parte conclusiva del discorso, Amendola ha proposlo l'elezione a suffragio universale dei membri del Parlamento europeo, o almeno l'eliminazione delle discriminazioni a danno dei comunisti (il pei è rappresentato a Strasburgo, non lo è invece il parlilo coonu- mpoi trattare con gli Stati I de TUrss », c ha insistito | , , . ,. nista francese); ha mime pio-; posio l'impegno delle masse po- j polari e democratiche nella po- litica europea, «di Ironie al- 'Europa dei monopoli e degli cu-1 rocrati », e l'allargamento dell'azione sindacale su scala europea, Il convegno durerà ire gior- ni; sono presemi, Ira i 200 in- vitati, delegazioni di tutti i parliti comunisti dell'Est europeo, e osservatori dei socialdeniocra liei tedeschi e di quasi tulli i miinisii sovietici, ancora fermi al non riconoscimento dalla Cee. Come la relazione-base econo- parliti italiani. Sono già pronte | altre tre relazioni e 17 « conni- nicazioni », quasi tulle dedicate ! alla Cee. li' un massiccio in- jsiemè" di documenti, che farà |una certa impressione sui co- mica, di Silvio Leonardi, molti di questi documenti contengono larghi (ratti di analisi equilibrata, accanto a testi visibili della vecchia polemica ideoìogiea del pei contro l'« Europa dei monopoli » (frase ancora ripetuta a sazietà). Interessante la relazione politica di Nilde lotti, che invita le masse popolati a impegnarsi in Europa, e a non lenersi Inori « nell'illusoria speranza di un'ora X ». Nel complesso i documénti ,. propongono lesi più aperte ui quelle, assai negative verso la Cee, contenute nel recentissimo comunicato dei paniti comuni-sii italiano c francese. Colpisce l'impegno con eui il pei — « partito di governo », ha ripetuto Amendola — propone all'attenzione italiana ed europea il suo, almeno parziale, ripensamento sulla Cee: questo convegno, organizzato da Eugenio Peggio e dal Cenno snidi del pei (Cespe), c un fallo sigili- licaltvo. D'altra parte, la concezione base dell'Europa che Aniendo- la e il suo parino propongono limane totalmente diversa da per realizzare un tate obiettivo.Arrigo Levi queliti di tutti i parlili europeisti: se si facesse come egli suggerisce, il processo di iniilicazione politica europea, in eorso attraverso la Cee. si dissolverebbe nel più vasto quadro elu va «dall'Atlantico agli Urali », e l'Urss rimarrebbe, infallibilmente! la potenza egemone in un continente disarmalo. Se il pei vuole crearsi un certo spazio autonomo nell'Europa occidentale, anche nei confronti della sovrastante potenza sovietica, non sembra questa la via

Persone citate: Amendola, Arrigo Levi, Eugenio Peggio, Giorgio Amendola, Silvio Leonardi