Connally più duttile sulle monete

Connally più duttile sulle monete II 30 novembre a Roma si riunisce il «Club dei dieci» Connally più duttile sulle monete In una dichiarazione non ha fatto cenno ad una eventuale svalutazione del dollaro ma ha lasciato capire che gli Usa faranno nuove proposte (Dal nostro corrispondente) New York, 22 novembre. Il ministro del Tesoro americano Connally ha dichiarato oggi di avere «molte speranze che nelle prossime settimane si compiano reali progressi» per la soluzione della crisi monetaria internazionale. Sottolineando l'importanza della riunione del «Gruppo dei 10» a Roma il 30 novembre, riunione da lui indetta nella qualità di presidente di turno, Connally ha ammonito che non basterà da sola a far superare tutti gli ostacoli. Ma ha subito aggiunto: «Sono comunque fiducioso, riusciremo alla fine a mantenere una forte misura di stabilità nei rapporti valutari». Il ministro non ha fatto riferimento alla sua dichiara zione di qualche giorno fa, d'essere pronto a una «modesta» svalutazione del dollaro (5 per cento circa). Ha però ribadito che la riunione di Roma approfondirà le discussioni «sul riallineamento delle parità, l'espansione dei commerci, e la divisione delle spese della difesa comune». Ha voluto anche mettere in rilievo che negli ultimi giorni «il presidente Nixon in persona ha dedicato la sua attenzione a questi problemi». L'accenno indica che probabilmente Connally ha proposte nuove da fare al «Gruppo dei 10 ». A Washington si dice che a Roma gli Stati Uniti offriranno di svalutare il dollaro rialzando il prezzo dell'oro, in cambio di una sostanziosa rivalutazione delle monete più forti e che annulleranno la tassa del 10 per cento sulle importazioni, in cambio di concessioni specifiche da parte di vari paesi. A quest'ultimo proposito Connally ha detto che desidera soltanto «equi cambiamenti nella struttura degli scambi, in modo da tctiere in equilibrio la nostra bilancia commerciale». Nell'insieme, è un atteggiamento assai più duttile di qualche settimana fa. Il ministro del Tesoro ha parlato a oltre un centinaio di giornalisti in una conferenza stampa trasmessa per televisione in tutto il paese. E' apparso insolitamente a suo agio e ottimista, sia per le prospettive internazionali che per quelle interne. Notizie non confermate vogliono che Nixon abbia deciso con lui di superare al più presto la crisi monetaria, per procedere alla stabilizzazione del sistema. Gli Stati Uniti si orienterebbero sull'adozione di un tallo, ne misto oro - diritti speciali di prelievo, forse anche dollaro, ma con margini ampi di oscillazione dei cambi. La conferenza stampa è servita a Connally per sollecitare la Borsa alla ripresa. Ieri, in un'intervista alla Nbc, egli aveva affermato che questo «è il momento buono per comprare azioni»». Oggi ha aggiunto che Wall Street «non soffre di mancanza di fiducia», ma attraversa semplicer. nte un periodo di assestamento. Il mercato dei titoli è apparso ora in ribasso ora indeciso: «La gente della Borsa, la gente intelligente non si preoccupa, sa che il nostro programma di ripresa econo mica funziona». Il ministro del Tesoro ha attaccato duramente il presidente della Confederazione sindacale George Meany, che giovedì scorso a Miami, ih Florida, aveva accolto con estrema freddezza il presidente Nixon. «Il suo comporta mento — ha detto Connally — riflette un'arroganza, una rozzezza e una scortesia che mal si addicono a un capo del movimento operaio americano». Alludendo alla minaccia di Meany di non collaborare al controllo dei salari, ha concluso: «Non permetteremo a un uomo solo di mettersi al di sopra dei cittadini, di minare gli sforzi per bloccare l'inflazione». e. c,

Luoghi citati: Miami, New York, Roma, Stati Uniti, Usa, Washington