Bonn: il 1972 sarà un anno difficile per l'andamento dell'economia tedesca di Tito Sansa

Bonn: il 1972 sarà un anno difficile per l'andamento dell'economia tedesca Secondo il rapporto dei "5 saggi,, al Cancelliere Brandt Bonn: il 1972 sarà un anno difficile per l'andamento dell'economia tedesca Aumento dei prezzi (4,5 per cento), diminuzione degli occupati (380 mila unità), nuove pressioni salariali, minore incremento della produttività, flessione delle esportazioni e, forse, degli utili aziendali - Consenso dei « saggi » sul «floating » del marco (Dal nostro corrispondente) Bonn, 22 novembre. La congiuntura tedesca sarà caratterizzata, nel 1972. da un «indebolimento», ma — se verranno adottate misure adeguate — non vi sarà una recessione come nel 1967. Questa la previsione fatta dal consiglio dei «cinque saggi» (professori universitari indipendenti) che ha consegnato oggi al cancelliere Willy Brandt la propria relazione annuale. Il rapporto dovrebbe servire da guida al governo (ma ciò non sempre c avvenuto in passato) per la sua politica economica. E' intonato al pessimismo, seppure moderato, tanto che immediatamente ha provocato un nuovo regresso in Borsa. 1 «cinque saggi» prevedono per l'anno prossimo: un ulteriore aumento dei prezzi, intorno al 4.5 per cento, una diminuzione di circa 380 mila unità degli occupati, nuovi s e e l a e i i n a oo g, n e e oa u. to e à eaumenti salariali, ma in misura inferiore a quella di quest'anno, minore incremento della produttività, diminuzione delle esportazioni, forse anche diminuzione degli utili delle aziende. E' ventilo il momento — secondo gli esperti — di «animare» l'economia. L'operazione dovrebbe essere fatta dallo Slato, il quale non deve attendere che la «quasi recessione» acceleri: perdere tempo potrebbe essere pericoloso. Lo Stalo deve favorire gli investimenti propri e delle regioni, mettendo in circolazione i 2,5 miliardi di marchi del bilancio di riserva, e invece mantenere il piede sul freno per quel che riguarda i consumi privati. Al ministro dell'economia e delle finanze, Schiller, che quattro giorni fa aveva annunciato per la primavera la restituzione della sovratlassa sui redditi (circa mille miliardi di lire) è stato consigliato di tener duro, poiché la restituzione favorirebbe i consumi e contribuirebbe all'inflazione. «Non ottimisticamente» vedono i «cinque saggi» la situazione dei prezzi. Nel momento in cui è in corso la battaglia sindacale per i rinnovi dei contratti collettivi di lavoro, vi c il timore che gli imprenditori preferiscano scaricare sui prezzi gli aumenti dei costi piuttosto che imporsi una disciplina di minori utili. In quanto all'esportazione, gli esperti (tutti fautori del floating del marco) ritengono che essa diminuirà, ma non a causa della rivalutazione «de facto» della moneta tedesca, bensì come conseguenza di un improvviso peggioramento della capacità concorrenziale tedesca nei confronti di «certi paesi». Secondo gli esperti, la diminuzione di 380 mila posti di lavoro (un mese fa cinque istituti di ricerche economiche avevano previsto solo 250 mila posti in meno) non porterà a disoccupazione. Vi è pertanto da dedurre che la diminuzione dell'occupazione avverrà tacitamente a spese dei lavoratori stranieri in Germania e dei lavoratori in età di pensione (come, già avvenne nel 1967, quando più di mezzo milione di «lavoratori ospiti» dovette rientrare in patria). Approvando la politica monetaria del governo (che in maggio ha rifiutato misure protezionistiche e. adottuto il floating salvando la libertà d'azione della Banca federale), ì professori suggeriscono un sistema elastico «che si avvicini molto ad una fluttuazione mondiale». Questo sistema dovrebbe liberare tutte le monete dalla parità con il dollaro e regolare i cambi con bande di oscillazione assai ampliate. Dovrebbero essere permessi «a piccoli passi» aggiustamenti di parità che si rendessero necessari. Tutti a Bonn si dichiarano stasera soddisfatti per la rela zione: il governo perché i «cinque saggi» approvano la sua politica valutaria e gli concedono una certa libertà di manovra, l'opposizione perché essi confermano le sue critiche, la stagnazione, l'inflazione e i pericoli per la piena occupuzione. Tito Sansa cpnsmgdclgqddpdmctcc Karl Schiller (Tclcl'olo)

Persone citate: Brandt Bonn, Karl Schiller, Schiller, Willy Brandt

Luoghi citati: Bonn, Germania