La cassa integrazione per 14,8 milioni d'ore

La cassa integrazione per 14,8 milioni d'ore L'andamento nel mese di ottobre La cassa integrazione per 14,8 milioni d'ore W la stessa cifra di settembre che conferma le valutazioni del ministro Giolitti (Nostro servizio particolarel Roma, 22 novembre. In ottobre, a conferma delle prime valutazioni fornite sette giorni fa dal ministro del Bilancio Giolitti, il ricorso alla Cassa integrazione guadagni è stato nel complesso all'incirca pari a quello di settembre. La Cassa ha esattamente integrato in ottobre 14,8 milioni di ore di lavoro, che l'industria non ha potuto far svolgere ai suoi addetti, contro 14,9 milioni di ore pagate, in media, in ciascuno dei mesi da luglio a settembre. In totale per i primi dieci mesi dell'anno sono state integrate 172,8 milioni di ore, contro 57,8 nello stesso periodo del 1970. Sul complesso delle ore pagate quest'anno ben 62,7 riguardano l'edilizia e le altre 110,1 l'industria manifatturiera. Ecludendo il ricorso dell'edilizia alla Cassa, si ha. invece, un crescendo tra l'inizio dell'anno e ottobre compreso. Esattamente: 8.1 milioni di ore pagate mediamente in ogni mese del primo trimestre; 11-.2 milioni nel secondo trimestre; 12,5 milioni nel terzo trimestre: 14.7 milioni di ore nel solo ottobre. Ciò significa che in ottobre il ricorso dell'edilizia alla Cas¬ sa integrazioni si è azzeralo (almeno secondo queste cifre, tutte fornite stasera dalla agenzia Adnkronos): si avrebbero infatti solo 200 mila ore pagate agli edili contro 11,4 milioni in ciascuno dei primi tre mesi dell'anno. Il significalo ultimo di questi dati non è certo che l'edilizia si sia ripresa ed abbia eliminato la disoccupazione creata nella prima parte dell'anno. Vuol dire, però, che la discesa della sua attività è cessata e che, per lo meno al netto della disoccupazione totale che ha nel frattempo creato, in ottobre il settore ha lavorato, occupando in pieno gli addetti residui. Dato il carattere ciclico dei lavori edili, ciò dovrebbe significare che da ottobre si sta lavorando su cantieri nuovi, su costruzioni di nuovo inizio. E' un segno positivo, contro il quale stanno però gli altri dati che confermano l'esistenza d'una crisi strutturale per i settori tessile e dell'abbigliamento e, per conseguenza, una crisi congiunturale del settore meccanico, privato degli ordinativi dei due settori. Il provvedimento anticongiunturale proposto dal governo per i tessili è, in' questo momento, ancora all'esame del Senato. g. m.

Persone citate: Giolitti

Luoghi citati: Roma