Fermato un guardiano della Cromodora

Fermato un guardiano della Cromodora Il clamoroso furto di buste paga per 220 milioni Fermato un guardiano della Cromodora La notte del colpo era di guardia nella palazzina della cassa - Lo avrebbero accusato i tre arrestati di sabato - « Prima si pensava di assaltare il furgone delle paghe, poi sì progettò il furto, ci avrebbe coperto Pier Paolo» - Questo è il nome del custode sospettato. Nega Indagini serrate per 11 furto del 220 milioni alla Cromodora di Venaria: ieri mattina è stato fermato dai carabinieri del nucleo investigativo un sorvegliante della fabbrica clic sembra seriamente Implicato nel colpo. SI chiama Pier Paolo Tresalll, ha 26 anni, abita a Venaria In via Andrea Paris 8, è sposato, con una figlia. La sua posizione è sospetta. La notte del colpo era di sorveglianza nella palazzina della cassa. Dalle 18 del giorno prima alle 6 di mattina. E il furto è stato scoperto alle 5. Poche ore dopo Pier Paolo Tresalll ha chiesto alla direzione della fabbrica alcune ore di permesso: « Mi e morto uno zio a Lucca. Vorrei assistere al funerali ». Con lui è partito il fratello Dante, anch'egli guardiano notturno alla Cromodora. Questo viaggio ha aggravato i sospetti; i movimenti del sorvegliante sono stati seguiti, controllato il motivo del permesso: 10 zio era effettivamente morto 11 giorno del furto. Nonostante questo particolare Tresalli restava fortemente indiziato: sulla strada del ritorno ha appreso dai giornali che polizia e carabinieri si interessavano a lui. Appena arrivato alla stazione si è fatto accompagnare alla caserma Podgorn. Erano le fi di ieri mattina quando ha chiesto di parlare con 11 capitano Formalo e 11 ten. Arpaio: « So clic mi cercate, sono qui ». E' stato interrogato a lungo con il fratello Dante. Pare che siano emerse responsabilità a suo carico. Dante Tresalll, invece, risulterebbe estraneo alla vicenda. Ufficialmente sono stati trattenuti por collaborare alle indagini. A rendere precaria la sua posizione sono anche le accuse che gli rivolgono due dei tre arrestati di sabato scorso, l'assicuratore Vincenzo Costanzo e l'operalo Domenico Innato. Davanti al carabinieri e ai dott. Montesano, Baranello e Bonsignore della Mobile hanno ammesso: u Il colpo alla Cromodora si stava preparando da tempo. Doveva essere una rapina: sarebbe slato assaltato il furgone delle paghe. SI parlava di oltre mezzo miliardo di bottino ii. E' stato scoperto che Innato si era già fatto' vistare il passaporto per fuggire In Sud Africa. Ma negli ultimi tempi 11 piano era stato cambiato: scartata la rapina che avrebbe potuto essere cruenta e. se fallita, portare ad una pena assai pesante, è stata presa in considerazione l'idea del furto. Poche persone nel punti chiave, cronometri alla mano, la connivenza di qualche dipendente. E soprattutto la conoscenza del fatto che le paghe erano poco protette In una stanza che ha una pesante porta blindata, ma muri fragili e sottili come cartapesta. Questa versione sarebbe confermata da Domenico Innato: « Ci avrebbe latto entrare un guardiano che conosco solo di nome, Pier Paolo. Lui ci avrebbe guidati alla cassa. Costanzo ed to avevamo discusso tutti i particolari nella carrozzeria di Carmelo Ripepi ii. Aggiunge pero: « Ma tutto \ questo avrebbe dovuto accadere a Natale, sarebbero spariti stipendi e tredicesime. Noi in questo colpo non c'entrta- mo per nulla. Qualcuno deve aver anticipato l tempi senza avvertire ». Ma chi? Innato nel suo racconto parla di un Pier Paolo. Costanzo ha questo nome ed Inoltre quella sera il suo stesso lavoro 10 ha portato alla palazzina della cassa. Poteva agire senza dare nell'occhio, socchiudere le finestre, far scivolare all'interno eventuali complici. L'apparecchio con cui doveva punzonare ogni ora il cartellino di controllo è a due metri dall'ufficio derubato. Ieri sera è stata compiuta una perquisizione nel suo alloggio: non è stato trovato nulla. Ma le Indagini sono estese anche ad altre regioni; si sta controllando la casa del parenti che 11 sorvegliante ha visitato a Lucca. Il volto dell'autore del clamoroso furto è davvero quello teso e segnato di Pier Paolo Tresalll? * I ladri hanno saccheggiato ieri notte il deposito di rottami di Matteo Fulgori, 46 anni, In una cascina di strada Berlia. Hanno portato via;, oltre a ""termosifonl, materiale elèttrico, la ruota di scorta di un camion', anche 11 telefono e 11 pesante cancello della cascina. Il Fulgori ha denunciato 11 furio al brlg. Caroli del carabinieri di Campidoglio e sospetta che i ladri siano gli stessi che presero di mira la cascina un palo di mesi fa: due uomini e una donna. Li aveva sorpresi mentre asportavano rame, ottone e altri metalli. Li affrontò con un bastone, ma uno degli uomini, barbuto, lo minacciò con una rivoltella e lutti e tre fuggirono.

Persone citate: Bonsignore, Carmelo Ripepi, Caroli, Domenico Innato, Montesano, Pier Paolo Tresalll, Vincenzo Costanzo

Luoghi citati: Baranello, Lucca, Sud Africa, Venaria