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Potevano essere salvate a Marsala le tre bimbe rapite dal "mostro,, Dopo le nuove rivelazioni sulla tragedia Potevano essere salvate a Marsala le tre bimbe rapite dal "mostro,, (Nostro servizio particolare) Marsala, 18 novembre. Nel piccolo carcere di Mistretta, sui monti Nebrodi, a quasi trecento chilometri da Marsala, Michele Vinci ha trascorso una giornata in preda a forte agitazione dopo il sopralluogo di ieri mattina in contrada « Amabilina » dove cioè uccise le sorelline Marchese. Qui si sa, l'assas- sino ieri ha completato la sua confessione, rivelando nuovi particolari dai quali è emer- so che, se le prime ricerche fossero state condotte più si stematicamente, forse Antonella, Virginia e Ninfa tra venerdì 22 e sabato mattina avrebbero potuto essere trovate ancora in vita. L'avvocato Silvio Forti, a Marsala, ha rilasciato una dichiarazione in cui espone il suo punto di vista sulla agghiacciante tragedia e sullo stesso Vinci, agli interrogatori del quale ha assistito come difensore d'ufficio. « Dal quadro che sino a questo momento si ha di quest'uomo emerge una figura tarata dalla schizofrenia, che alterna a momenti di completa ed incontrollabile follia una lucidità intellettiva compatibilecon il suo ambiente sociale econ il suo bassissimo gradodi istruzione. Un uomo cometanti altri, in questi momen-fi di lucidità, religioso, ligioni suoi doveri di lavoro, e le- gato da saldi vincoli verso la famiglia. Ma ecco che scattu una molla, questo uomo si tramuta in un " mostro ". « Ma passato quel momento Vinci cerca disperatamente di porre riparo al gravissimo gesto che ha compiuto, cerca di salvare le bimbe da quel pozzo, non vi riesce ed in una città in subbuglio non trova il coraggio per ricor- rere ad "" metodo diretto od indiretto (una confessione. una telefonata anonima, una Ietterai che avrebbe potuto limitare e di molto le con-seguenze, oggettive e soggettive, di quanto ha compiuto vittima della follia ». a. r.