A Milano i tre dell' "Apollo 15,,

 A Milano i tre dell' "Apollo 15,, A Milano i tre dell' "Apollo 15,, (Nostro servizio particolare) Milano, 15 novembre. « Osservata durante le mie settantacinque orbite, la Terra mi pareva più o meno una navicella spaziale, nella quale ognuno, riguardo alla propria sopravvivenza, è completamente dipendente dall'altro »: anche questo ha detto, oggi, Worden, che, in¬ sieme con i colleghi Scott e Irwin dell'« Apollo 15 », compie una visita di due giorni a Milano. Accolti stamane all'aeroporto di Linate dal sindaco Aldo Aniasi, i tre astronauti, nella mattinata, hanno preso parte ad un ricevimento ufficiale offerto in loro onore alla villa comunale, e, nel pomeriggio, han¬ no tenuto una conferenzastampa a palazzo Serbelloni. Il comandante Scott, robusto e sorridente, il classico giovanottone americano campione di basket o di baseball negli agoni tra colleges; Worden, tranquillamente allungato sulla poltrona, un braccio sullo schienale della sedia del compagno; Irwin, il pilota, capelli neri ed occhi scuri, piccoli, vivaci, attento e leggermente divertito. Molte le domande: età delle rocce lunari (almeno quattro miliardi di anni); modo di orientarsi durante la loro passeggiata (gli strumenti fornivano, in ogni momento, posizione e distanza) ; possibili danni fisici dovuti a prolungata permanenza nel cosmo (a loro parere, nessuno). I tre astronauti hanno detto che, risolvendo le difficoltà tecniche della comunicazione, sarebbe possibile « allunare » anche sull'altra faccia del pianeta; ma per colleghi rimasti malauguratamente bloccati sul nostro satellite non vi sarebbero possibilità di recupero e quindi di salvezza. Sul lungo tavolo, tre campioni' di roccia lunare: racchiusi in piccole teche di cristallo, fermati al centro con fili e supporti metallici, sono di colore grigio scuro, di aspetto spugnoso, grandi più o meno tre centimetri per due. Molti flashes, riprese cinematografiche e televisive. Presenti circa duecento persone, incuriosite, vagamente eccitate: solo alcuni bambini guardavano senza il minimo stupore i pezzi di Luna e gli uomini che erano andati lassù. Al termine, intorno ai tre, ressa per gli autografi. All'uscita, discussione per ricordare il nome del primo uomo che volò nel cosmo, e la data esatta. L'inizio dell'era spaziale appartiene ormai' al passato. o. r. Dd

Persone citate: Aldo Aniasi, Worden

Luoghi citati: Milano