I "commandos,, dell'Ira sono pronti ad intervenire anche in Inghilterra di Renato Proni

I "commandos,, dell'Ira sono pronti ad intervenire anche in Inghilterra Gli estremisti minacciano di estendere la guerra civile I "commandos,, dell'Ira sono pronti ad intervenire anche in Inghilterra II capo dei « provisionals » ha però affermato che i guerriglieri passeranno all'azione solo se la situazione nell'Ulster dovesse farsi disperata - Ondata di attentati a Belfast - Continuano i rastrellamenti dell'esercito (Nostro servizio particolare) Londra, 13 novembre. Anche oggi, Belfast è stata scossa da una serie di violente esplosioni. Due uomini armati hanno depositato una bomba nel «foyer» dell'albergo Wellington Park; la deflagrazione ha distrutto due piani dell'edificio. Sette guerriglieri hanno fatto irruzione nella tipografia «W. G. Baird Ltd» (che ha stretti rapporti con il gruppo editoriale di lord Thompson) e l'hanno fatta saltare in aria con 25 chili di dinamite. Una terza bomba ha danneggiato il «Trainor's Bar». Tre persone sono rimaste ferite. Una quarta esplosione ha distrutto un «club», ma sembra che questa azione sia stata compiuta da gruppi protestanti. Durante la notte, l'esercito britannico ha continuato i rastrellamenti e le perquisizioni nei quartieri cattolici di Belfast e di Londonderry. Un numero imprecisato di persone è stato arrestato. Sono state confiscate anche alcune armi, tra le quali un bazooka. Lungo la frontiera, si sono verificati alcuni scontri a fuoco, ma non ci sono state vittime. L'offensiva anti-Ira dell'esercito britannico ha aggravato i rapporti tra Londra e Dublino. Jack Lynch, il primo ministro della Repubblica irlandese, ha deciso di non venire a Londra questo mese per incontrarsi nuovamente con Edward Heath, premier della Gran Bretagna. Secondo The Observer, Lynch è risentito e deluso perché secondo Dublino l'Inghilterra sta cercando per l'Ulster una soluzione militare. Lynch era convinto che Heath avrebbe fatto nuove proposte politiche. Ciò non è avvenuto, ma non si esclude a Londra che un piano di pacificazione sia rivelato tra una quindicina di giorni dal governo britannico. A Dublino, Joe Calali, capo dei «provisionals» dell'Ira, ha dichiarato nel corso di una intervista con un giornalista della Reuter che i guerriglieri irlandesi non hanno intenzione di estendere la loro attività sul territorio inglese. Tuttavia ha avvertito che l'Ira si batterà anche nelle città inglesi, se la situazione nell'Ulster si farà «disperata». Cahill ha rivelato che nell'Inghilterra già ci sono gruppi di terroristi pronti ad entrare in azione. Joe Cahill ha detto: «Questa è una guerra che l'Inghilterra non può vincere. Il nostro popolo ha sofferto troppo a lungo. Noi chiediamo che gli inglesi se ne vadano e ci lascino decidere il nostro destino». Il capo guerrigliero ha ammesso che l'offensiva militare inglese è costata uomini e armi all'Ira, ma ha aggiunto che la sua organizzazione dispone di un grande quantitativo di armi e di munizioni. Ha anche afier- mato che troppi uomini vogliono arruolarsi nell'Ira e che il comando è costretto a selezionare solo i migliori. Un altro portavoce dell'Ira ha smentito, stasera, che il tentativo di dirottamento di uh aviogetto nel Canada sia stato organizzato dai suoi uomini. ì Renato Proni Belfast. Una donna con la figlia di 18 mesi in braccio, nella sua abitazione presso Maynard Park. Le finestre sono crivellate da colpi d'armi da fuoco dopo uno scontro avvenuto in strada tra guerriglieri e soldati (Telefoto Upi)