Cipe: approvato ieri il progetto Aeritalia di Giulio Mazzocchi

Cipe: approvato ieri il progetto Aeritalia L'accordo con Boeing per un aereo passeggeri Cipe: approvato ieri il progetto Aeritalia Un giro d'affari di 1500 miliardi, spesi quasi per intero in Italia, con commesse a industrie meccaniche, elettroniche e avioniche - Il montaggio del velivolo avverrà nel nostro paese (Nostro servizio particolare) Roma, 11 novembre. Il Comitato interministeriale per la programmazione economica ha oggi riconosciuto « conforme al programma economico nazionale » e ha perciò approvato l'accordo tra l'Aeritalia e la Boeing per la progettazione, la costruzione d'un prototipo e la successiva costruzione in serie, in Italia, d'un aereo passeggeri di tipo nuovo, cosiddetto « Stol ». Si tratta d'un velivolo al quale tutte le ricerche assegnano nel prossimo futuro un amplissimo mercato, poiché sarà un apparecchio capace di decollare e atterrare su piste di soli 450-600 metri, con un'autonomia di volo di millecinquecento chilometri e la possibilità di trasportare fino a 150 passeggeri. Tutte queste rese tecniche sono possibili grazie a una speciale aerodinamicità. In base all'accordo tra la Società italiana (50 per cento Iri e 50 per cento Fiat) e la Società americana, nostri tecnici sono già al lavoro negli stabilimenti della Boeing per la scelta del progetto di massima (due sono già stati scartati, se ne studiano altri tre). Scelto il progetto, se ne curerà la stesura di dettaglio e già questa seconda fase sarà portata avanti in Italia, così come le successive: la terza, che prevede la realizzazione di due prototipi, le loro prove e presentazioni all'eventuale clientela e la quarta, che comporta la costruzione in serie. La seconda fase (progettazione di dettaglio) si inizierà l'anno venturo presso un «centro studi» Aeritalia da costituire nel Sud, quasi certamente nell'area di Napoli; le ultime due fasi (costruzione) vanno realizzate sempre al Sud, quasi certamente nell'area pugliese. L'Aeritalia ha ottenuto oggi dal Cipe la garanzia di massima sui finanziamenti pubblici. Secondo notizie ufficiose il progetto comporterà un giro d'affari di millecinquecento miliardi (in pratica commesse a industrie meccaniche, elettroniche e avioniche) da spendere quasi per intero in Italia. Di fronte a tali prospettive (il solo stabilimento pugliese di montaggio offrirà tremila qualificati posti di lavoro) lo Stato italiano ha deciso di accordare il proprio intervento sia per la costituzione e la gestione del centro di ricerca (attraverso il fondo Imi per la ricerca scientifica e tecnologica) sia per la costruzione dello stabilimento. Secondo notizie ufficiose si t.ratta, nel complesso, di un impegno finanziario pubblico di circa 200 miliardi, in quanto, per le sole fasi iniziali, Aeritalia e Boeing debbono investire 210 miliardi a testa. Tuttavia, una parte dell'investimento pubblico sarebbe restituita dall'Aeritalia al momento in cui l'iniziativa entrerà in fase commerciale. Il Cipe ha deciso, di fronte alla mole dei finanziamenti necessari, di « invitare i ministri del Bilancio e del Tesoro ad accertare le misure compensative necessarie per garantire la disponibilità dei mezzi finanziari occorrenti all'attuazione del programma in rapporto agli altri programmi di ricerca e d'investimento, tenendo conto delle priorità della programmazione ». Il Cipe ha anche deciso che il programma Aeritalia-Boeing « deve intendersi come parte del programma promozionale per l'industria aeronautica in corso di definizione e che riguarda adzeitagsddzllnMingbgG anche i settori motoristico, dell'avionica, della strumentazione, degli equipaggiamenti e degli impianti». L'ulteriore definizione degli interventi finanziari dello Stato è stata quindi collegata alla capacità di questo singolo progetto di operare positivamente per lo sviluppo degli altri settori tecnologici di punta collegati alla costruzione di un moderno velivolo. Si tratta di settori, dall'elettronica all'avionica, destinati a essere sviluppati nel Mezzogiorno d'Italia, anche in collegamento alla creazione dell'università « tecnologica » e « manageriale » calabrese. Nella lunga riunione di oggi, presieduta dal ministro Giolitti, il Cipe ha pure ap¬ provato la relazione che il ministro delle Partecipazioni statali, Piccoli, deve presentare in Parlamento. Sulla relazione dell'on. Piccoli sono stati anche approvati gli aumenti dei fondi di dotazione dell"Efim, dell'ente di gestione -per le aziende pubbliche minerarie e metallurgiche (Egam), dell'Ammi e dell'azienda tabacchi. Nel pomeriggio i ministri Giolitti e Ferri-Aggradi, con i loro collaboratori, hanno preparato la nuova riunione plenaria di domani, che il Cipe dedicherà alla prima sintesi degli snellimenti necessari ad accelerare le spese pubbliche d'investimento e a calcolarne l'ammontare per il 1972. Giulio Mazzocchi

Persone citate: Giolitti

Luoghi citati: Italia, Napoli, Roma