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Come Milena Sutter fu rapita a Genova Come Milena Sutter fu rapita a Genova Compiuto il viaggio dalla scuola svizzera a Monte Fasce - A Natale il rinvio a giudizio per Bozano (Dal nostro corrispondente) Genova, 11 novembre. (m.b.) L'ultima mezz'ora di Milena Sutter è stata ricostruita stasera dal giudice istruttore Bruno Noli, che dirige l'inchiesta sulla tragica fine della figlia tredicenne dell'industriale italo-svizzero Arturo Sutter. Esattamente mezz'ora, infatti, è durato il viaggio, in auto, nel traffico del centro di Genova, dalla scuola svizzera, che la ragazza frequentava, alla località di Monte Fasce, nella periferia orientale della città, dove Lorenzo Bozano, il presunto rapitore, fu visto verso le 18 del 6 maggio, quando la Sutter scomparve. A Monte Fasce, secondo gli inquirenti, la tredicenne fu uccisa: a circa 200 metri dal punto dove Bozano fu visto, si trova la fossa, scavata ai primi di maggio, che poteva essere destinata, secondo la ricostruzione dell'accusa, alla sepoltura di Milena. Lorenzo Bozano, nel suo progetto di rapimento, aveva indicato, in alternativa, tre modi per fare sparire il cadavere della vittima: « seppellire, murare, affondare ». Non avrebbe sepolto il corpo di Milena nella fossa scavata in precedenza dopo essersi accorto che avrebbe dovuto percorrere a piedi un lungo sentiero dalla strada carrozzabile al prato dove si trova la buca. A questo punto avrebbe scelto l'altro metodo, quello dell'affondamento nel mare di Quarto dei Mille dove poi il cadavere riemerse, a due settimane dal delitto. Alla ricostruzione di stasera hanno assistito anche uno dei difensori del Bozano, avvocato Silvio Romanelli, e il patrono di parte civile, avv. Gustavo Gamalero. Il tragitto è stato compiuto su una « 128 » blu del Nucleo di Pg dei carabinieri. Manca ormai poco più di un mese alla fine dell'istruttoria. Lunedì il dott. Noli si recherà a Massa, dove il Bozano è detenuto, per interrogarlo. Poi preparerà la sentenza di rinvio a giudizio, che dovrebbe essere pronta per Natale.