Il dolore di Marsala

Il dolore di Marsala Il dolore di Marsala (Nostro servizio particolare) Marsala, 11 novembre. Nella cattedrale di Marsala, stipata sino all'inverosimile da una folla commossa, Paolo Marchese, il padre delle due bimbe assassinate, che per giorni e giorni si è trascinato per le campagne sperando sempre di ritrovare le due figliolette, con un urlo disperato si è gettato sulle due bare bianche sistemate sul catafalco al centro della navata principale. Parenti ed amici sono riusciti a placarlo e a ricondurlo verso la panca dove immobile come una statua, la moglie, Laburina di 26 anni, gli si è stretta al fianco. Quando ultimata la funzione, celebrata da moins. Andrea Linares arciprete della città, il corteo è partito dalla cattedrale, la folla si è apprestata con ordine a seguire i feretri preceduti dalle corone di Saragat, Restivo, del presidente della Regione Fasino, sorrette da carabinieri in alta uniforme, e di altre autorità. Per prima, al mattino presto nella chiesa dove le salme erano state vegliate nella notte da centinaia di cittadini, era stata portata la corona del procuratore Terranova. Moltissime corone, .sono giunte anche da Roma e Milano, da esponenti politici ed amministrativi come da semplici cittadini. Due corone le hanno inviate i detenuti del carcere di Palermo. Un'altra il direttore dello stabilimento Florio, il torinese Pier Filippo Cugnasco. Accanto al gonfalone del municipio erano il sindaco e gli assessori. Un giovane mentre il corteo si apprestava a snodarsi per le via della città vecchia, straduzze larghe pochi metri dove presto s'è formato un tappeto di fiori, ha accennato con la tromba le note del « silenzio ». Ma quasi subito ha dovuto smettere perché, vinto dai singhiozzi, non è più riuscito a suonare. Davanti al cimitero, prima che i due feretri venissero deposti su un unico catafalco, monsignor Linares ha recitato le preghiere dei morti. Il sindaco ha rivolto parole di conforto al padre che « disperatamente — ha detto — ha sperato contro tutti e contro tutto, ha cercato e frugato in tutti gli angoli sorretto dalla speranza di trovare vive le sue creature. Non ci possono essere parole di conforto — ha proseguito ii sindaco Sammaritano — l'unico sollievo a tanto dolore può essere dato dalla certezza di avere, in questo momento in cui egli vede spalancarglisi davanti un baratro che inghiotte i suoi tesori, accanto a sé tutta Marsala e la sicurezza che le sue lagrime si mescolano a quelle di tutti, uomini e donne, vecchi e bambini ». Antonio Ravidà

Persone citate: Andrea Linares, Antonio Ravidà, Florio, Linares, Paolo Marchese, Pier Filippo Cugnasco, Restivo, Sammaritano, Saragat, Terranova

Luoghi citati: Marsala, Milano, Palermo, Roma