I nuovi giochi-lavoro

I nuovi giochi-lavoro I nuovi giochi-lavoro Elementi componibili in plastica, calibrati sulla capacità prensile delle mani dei bambini Possono essere incastrati e staccati senza difficoltà - Teoremi che si imparano divertendosi Basta, di giochi non ne compriamo più. Questo il proposito dei genitori delusi nel veder ammonticchiare bambole e animali di peluche, automobiline, ecc. I bambini dopo un primo momento di entusiasmo (non è vero, semmai è ammirazione, dicono gli psicologi) cercano invece le stesse cose con le quali si divertivano anni fa le genera¬ zioni povere: pezzi di legno, scatole da buttar via. Perché? I bambini non vogliono fare gli spettatori, giocando. Vogliono esser loro i protagonisti, creare, muovere le mani di pari passo con la fantasia. « Movimento », cioè, anche nelle « ore vuote » di queste giornate in cui sono relegati in casa. Ed ecco spiegato il succes¬ se dei giochi per comporre immagini e oggetti. Piccolissimi, cominciano coll'ammonticchiare i dadi o a comporre figure con il Coloredo (chiodo o perno per mettere insieme oggetti di fantasia), adolescenti faranno del modellismo. Va quindi sviluppato soprattutto in questo senso lo stimolo al gioco o al passatempo, secondo le età. Quindi regalare subito (o a Natale) « costruzioni » fino a una certa età e dall'adolescenza in poi appassionarli al modellismo. Vediamo le composizioni, passatempo per giovanissimi che oltretutto sviluppa nei nostri figli l'intelligenza e la abilità manuale (del modellismo è inutile parlare perché basta entrare, in un negozio specializzato o anche solo d' giocattoli in grande assortimento perché ci pensino gli stessi figli grandi a scegliere quel che più gli si confà, dal costruire aeroplani al mettere insieme navi o addirittura congegni elettronici). Infinite possibilità Il « materiale per giocare » in elementi componibili non va scelto a caso. Ci sono ditte specializzate nell'ideare questo tipo di giochi con criteri non solo didattici ma persino « anatomici », nel senso che debbon risultare comodi da prendere fra le dita, incastrarli e staccarli senza difficoltà o pericolo. Ci sembrano a questo proposito encomiabili alcuni tipi di giochi. Ad esempio il « Georello », una novità della Quercetti in morbido materiale plastico, afferrabile anche dal più maldestro dei bambini. Inoltre il Georello ha infinite possibilità di applicazione con pochi pezzi, non costringe a complicate imitazioni di modelli perché è uno stimolo primordiale per la fantasia del bambino. E' ancora della Quercetti (forse fra le case produttrici italiane la più attenta a studiare giochi istruttivi oltre che passatempi, tenendo conto persino della « prensilità » dei materiali, e nella nostra ricerca quasi tutti i negozian- , a' a i i i l i a no ee. odi ri ub o a amo, ti di Torino, di Sanremo, di Rapallo, Courmayeur ci proponevano soprattutto giochi della Quercetti) una novità che si chiama « Mosaico », un gioco a incastri d'enorme versatilità e di materiale maneggevolissimo. Così il Geocolor, lanciato da un anno ormai ma che i giocattolai ci dicono apprezzatissimo ancora fra i passatempi di composizione, è un'altra delle scatole che raccomandiamo soprattutto per i figli grandicelli, di 8-9 anni, i quali giocando non si accorgono di applicare teoremi e regole geometriche che anni avanti, studiando, scopriranno d'aver già capito da piccoli per gioco. Ecco una tabella che abbiamo composto per aiutarvi nella ricerca di passatempiincastro, per i quali potete andare a colpo sicuro, essendo ciascun gioco confortato dall'avallo di pedagoghi e psichiatri: Georello: mattoncini plastica per ogni età. Nogi: 5-6 anni, soprattutto dopo i 7. Trenini (da montare in plastica): dai 2 anni e mezzo fino ai 6. Lavagne magnetiche: 5-9 anni, con alfabeto, numeri, fiori o disegni. Coloredo: incastri vari per età diverse. Geocolor: 8-9 anni (ma anche fino ai 13). Mosaico Quercetti: Dopo i 6-7 anni. Al posto del meccano A differenza del meccano che toccava al papà mettere insieme o perlomeno spettava a lui il compito di suggerire e aiutare il ragazzino durante il gioco, le nuove composizioni in elementi di plastica se e quando necessitano dell'intervento dei genitori (raramente) possono es: sere un compito materno: quel poco che basta a suggerire un'idea, a dare una occhiata di tanto in tanto. Oltretutto, se il meccano è un gioco esclusivamente maschile, Georello o Geocolor oppure il Mosaico Quercetti sono passatempi tanto per maschietti quanto per bambine. Spesso in casa i figli sono due, maschio e femmina non di rado e di età vicine. Nel farli giocare assieme, proprio per la differenza di temperamento e di orientamenti educativi, il difficile è trovare un gioco in comune che li soddisfaccia entrambi. Bene, perché il maschietto non potrebbe costruire la casetta con i mattoncini in plastica del Georello che la bambina utilizzerà per la bambola (altro fatto notato dai pedagoghi e ancor più dai genitori: la bambina gioca più volentieri con bambole piccolissime, che entrano giusto in una costruzione fatta dagli stessi bambini), oppure perché i due fratellini o i due amichetti o compagni di scuola non dovrebbero fare a gara una composizione col Nogi? Chi conosce questi problemi dei passatempi infantili sa bene poi che la più gran-' de passione dei bambini di qualsiasi età è quella di dipingere o modellare. Col Mosaico Quercetti quel che essi vogliono rappresentare è subito concreto e definitivo via via che la figura prende corpo. r. r. Un gioco per costruire anche per i più grandi, che impegna in figure geometriche

Persone citate: Quercetti

Luoghi citati: Courmayeur, Rapallo, Sanremo, Torino