Aumenta la potenza della flotta sovietica di Vittorio Zucconi

Aumenta la potenza della flotta sovietica Un documento della Nato Aumenta la potenza della flotta sovietica Presenza in tutti i mari - Ogni mese dai cantieri dell'Urss escono due sommergibili nucleari con missili (Dal nostro corrispondente) Bruxelles, 10 novembre. Un'indiretta risposta alle accuse sovietiche contro la Marina italiana è venuta dalla Nato, in un documento riservato e preoccupante sulla potenza della flotta sovietica. Due sommergibili nucleari armati di missili balistici a testata nucleare scendono in mare ogni mese dai cantieri russi, la bandiera della Marina di Mosca è in ogni mare, « compresa la zona della Nato », « la flotta sovietica porta le sue navi da guerra dall'Atlantico del Nord alle Antillc e all'Oceano Indiano »; in breve « la potenza marittima permette all'Urss di manifestare una presenza tattica preoccupante c massiccia ovunque i suoi interessi politici la chiamino ». « La Marina — continua il documento dell'Alleanza Atlantica — fornisce al Cremlino un sostegno anche psicologico all'opera diplomatica e gli offre continuamente nuove occasioni di intervento o pressione nei punti critici di tutto il mondo ». Lo studio dell'Alleanza, undici pagine ricche di cifre, offre un quadro impressionante della potenza navale sovietica, il cui tratto più inquietante è forse « l'insistenza con la quale vengono proseguiti la costruzione di battelli nuovi e l'ammodernamento dei più anziani ». Due porta-elicotteri da 18.000 tonnellate sono recentemente entrate in linea, « autentici gioielli della eostruzione navale »; concepiti soprattutto per la caccia antisommergibile (l'arma alla quale i russi guardano come protagonista della strategia navale del futuro) possono trasportare 30 elicotteri, sono dotate di missili antiaerei e antinave e dei più moderni congegni di avvistamento ed intercettazione, alcuni dei quali « rivoluzionari e nettamente superiori a quelli in dotazione alle navi dei Paesi occidentali ». Alla voce sommergibili, lo studio degli esperti navali della Nato indica in 350 il numero attualmente in servizio, aggiungendo che al ritmo attuale essi saliranno ad oltre 500 entro il 1975. Tra quelli « in linea », oltre 100 sono a propulsione nucleare, dotati da 2 a 16 missili balistici, oltre ai siluri. Trecento sono in tutto i sommergibili cosiddetti « oceanici » L'aspetto più stupefacente della potenza navale sovietica, altamente indicativo della qualità raggiunta, è però il fatto che essa opera con pochissime basi terrestri d'appoggio su tutti i mari del mondo. Una formidabile rete di navi-appoggio copre praticamente ogni oceano, offrendo assistenza logistica e stra tegica a tutte le navi, dai sommergibili alle porta-eli cottèri. Il terreno di prova di questo sistema di « basi galleggianti » è stato il Mediterraneo, dove, all'inizio della penetrazione navale russa, Mosca non disponeva di grandi porti amici, il maggiore dei quali è attualmente Alessandria d'Egitto. « Abitualmente — afferma ancora il rapporto — le navi sono in grado di restare in mare per moltissimo tempo senza appoggiarsi ad alcun p'orto ». « In caso di conflitto, conclude la nota, una tale rete di appoggio offre alla fiotta una elasticità ed una mobilità assolutamente senza paragoni ». « Il fatto che le nostre navi non utilizzino basi all'estero — ha dichiarato alla Pravda l'ammiraglio Gorkov, comandante in capo della Marina russa — prova il livello tecnico raggiunto dalla nostra flotta ». Vittorio Zucconi aMcTg

Luoghi citati: Alessandria, Bruxelles, Egitto, Mosca, Urss