Sulla riforma universitaria franchi tiratori in aumento
Sulla riforma universitaria franchi tiratori in aumento Si votano alla Camera i singoli articoli della legge Sulla riforma universitaria franchi tiratori in aumento La proposta del pli di abolire il valore legale dei titoli di studio è stata respinta, ma ha raccolto voti (una trentina) anche nella maggioranza - L'ostruzionismo del msi può impedire di giungere al voto finale entro il 24 novembre - Mancato per due volte il numero legale (Nostro servizio particolare) Roma, 10 novembre. Prosegue alla Camera l'ostruzionismo dei missini sulla riforma ivniversitaria. Sull'art. 2 (una norma di poche righe, che si limita a dire che l'Università è il centro della ricerca scientifica e che la legge regola i rapporti tra gli atenei e gli istituti extra universitari di ricerca), i deputati del msi hanno parlato per due ore; poi hanno illustrato gli emendamenti e finalmente l'assemblea ha potuto votare per alzata di mano. I partiti della maggioranza temono che l'ostruzionismo faccia « saltare » i tempi previsti. In questa settimana, si andrà avanti con una seduta al giorno, ma per la prossima i capigruppo chiederanno due sedute prolungate. Se si dovesse stabilire che l'atteggiamento missino può impedire di giungere al voto finale entro il 24 novembre, i partiti di Centro Sinistra proporranno di passare alla « seduta fiume ». Sul ricorso a sedute ininterrotte si sono già pronunciati i socialisti. Nel comunicato della segreteria si dice che, in considerazione del lento iter della riforma «conviene assumere tutte le iniziative necessarie perché l'ultima fase venga conclusa al più presto, data . l'estrema gravità delle conseguenze, nella vita dei nostri atenei, che potrebbero essere determinate dalla mancata approvazione della legge entro l'S dicembre ». Nel voto di ieri ci sono stati 28 «franchi tiratori». Dai verbali risulta che i deputati dei gruppi che chiedevano « il non passaggio agli articoli» erano 35 (17 liberali, 16 missini, 2 del «Manifesto»), mentre i voti a favore della richiesta sono risultati 63. Ne consegue che 28 deputati della maggioranza, nel segreto dell'urna, hanno votato contro la riforma. Anche oggi ci sono stati « franchi tiratori ». Sull'art. 2 bis, presentato dai liberali per abolire il valore legale dei titoli di studio, si è votato a scrutinio segreto. Tenuto conto che tutti i gruppi, compresi i missini, hanno dichiarato di essere contrari alla proposta liberale, i voti a favore dovevano essere soltanto quelli dei deputati del pli, che in aula erano una ventina; invece ne sono saltati fuori 71. Pur ammettendo che i deputati del msi, per far emergere le divergenze nella maggioranza, abbiano votato a favore, i « franchi tiratori » dovrebbero essere almeno una trentina. Hanno votato contro la proposta liberale 314 deputati. Quando l'assemblea è passata ad esaminare gli emendamenti all'art. 3 si è registrata una singolare coincidenza: l'ex ministro della Pubblica Istruzione, Gui, ha presentato un emendamento che coincideva con quello di Almirante. Ambedue proponevano la soppressione dell'ultimo comma. L'on. Gui, sollecitato dal suo gruppo, l'ha ritirato. Questo articolo dice che la d« denominazione di « Università degli studi» e quella di « Istituto d'istruzione universitaria» possono essere usate soltanto dalle Università statali e da quelle non statali riconosciute per rilasciare titoli aventi valore legale. Ma al momento del voto il presidente ha constatato che mancava il numero legale e pertanto ha rinviato la seduta alle 22. Tuttavia, neppure a quest'ora è stato possibile raggiungere il numero legale. Il presidente ha allora rinviato il voto sull'emendamento del governo a domani. f.f.
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