Forse teppisti xenofobi per le bombe di Basilea
Forse teppisti xenofobi per le bombe di Basilea Lo scoppio al consolato italiano Forse teppisti xenofobi per le bombe di Basilea Sembrerebbe esclusa la responsabilità d'un organizzato movimento razzista (Dal nostro corrispondente) Berna, 9 novembre. Dopo l'attentato dinamitardo di ieri contro la sede del consolato generale d'Italia a Basilea, la polizia scientifica prosegue l'esame dei frammenti dei due ordigni esplosi davanti al cancello dell'edifìcio, mantenendo il riserbo sui risultati delle indagini finora svolte. Con certezza si sa soltanto che le due bombe erano di tipo rudimentale. Contrariamente a quanto si era ritenuto in un primo momento, erano prive di un congegno ad orologeria. Si ignora in quale maniera sia stata provocata la loro esplosione. Sembra certo che i due ordigni siano stati collocati davanti al cancello del consolato da elementi anti-italiani, ma è piuttosto dubbio che l'azione sia stata l'opera di un vero e proprio movimento razzista: in tal caso, si afferma, i responsabili dell'attentato avrebbero lasciato volantini sul posto, per far conoscere all'opinione pubblica gli scopi dell'atto terroristico. Prevale tuttora l'opinione che gli autori dell'attentato siano i membri di una banda di teppisti anti-italiani. Vari indizi. lasciano supporre che la stessa banda sia responsabile anche degli atti di vandalismo commessi, domenica pomeriggio, nelle vicinanze della Missione cattolica italiana di Basilea. Diverse vetture appartenenti a lavoratori italiani sono state danneggiate. Gli emigrati italiani hanno reagito con calma alla notizia dell'attentato, mentre i dipendenti del nostro consolato continuano a svolgere con tutta regolarità il proprio lavoro. Dall'alba di ieri, un agente 'in divisa monta la guardia nei pressi dell'edificio. I giornali locali tendo¬ no a minimizzare l'accaduto, pubblicando brevi informazioni di carattere cronistico. Luigi Fascetti
Persone citate: Luigi Fascetti
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