Processo all'operaio napoletano accusato d'aver "accarezzato,, una signora in treno
Processo all'operaio napoletano accusato d'aver "accarezzato,, una signora in treno Processo all'operaio napoletano accusato d'aver "accarezzato,, una signora in treno L'imputato, M anni, avrebbe compiuto atti indecenti verso la bella ventisettenne che viaggiava con la figlia di tre anni - Rinviato il dibattimento per ascoltare l'accusatrice, ora malata (Dal nostro corrispondente) I rAlcssandria, 9 novembre. sSi è iniziato davanti al I dtribunale di Alessandria il [stlt0 e stat0 «?ulndi rinviato a processo al trentaseienne An tonio Angrisano, un operaio della Lancia, nativo di Napoli e abitante a Torino in una pensione di via Alpignano: per la denuncia di una giovane signora torinese è stato rinviato a giudizio per atti di libidine, molestie e disturbo alle persone. Il pubblico ministero ha chiesto l'assoluzione per la prima imputazione per insufficienza di prove e la condanna a tre mesi per la seconda; il difensore avvocato Punzo ha proposto l'assoluzione con formula ampia. Il tribunale, ritiratosi in camera di consiglio per la sentenza, ha deciso che prima di decidere sulla colpevolezza o no dell'imputato è necessario ascoltare la parte lesa, oggi non presente perché ammalata. Il dibat- i di rinviato a 1 data da stabilirsi sminrd 11 6 giugno dello scorso anno. la signora Teresa Bran1 do Cristiano, di 27 anni, moI Slle dl un dipendente della Fiat Mirafiori e abitante a Nichelino in via Palistrino 25, stava rientrando a Torino da Napoli dove aveva trascorso un periodo di vacanza; aveva con sé la figlia Fabrizia, di 3 anni. Sullo stesso treno viaggiava l'Angrisano, pure lui I reduce da un periodo trascor so a Napoli. Forse attratto dall'avvenenza della giovane signora, entrò nello stesso scompartimento, dove erano madre e figlia. Trascorsero alcune ore, poi il convoglio giunse alla stazione di Alessandria. Qui il maresciallo Caramello, comandante la Polfer, dovette inter- venire su richiesta del capotreno; una signora, spiegò il ferroviere, affermava di essere stata importunata e minacciata dal suo compagno di viaggio. Era Teresa Cristiano, che indicò nell 'Angrisano il colpevole. Entrambi furono fatti scendere e convocati nell'ufficio della 'Polfer. Interrogata dal maresciallo Caramello, la giovane donna raccontò di essere stata sottoposta a violenti atti di libidine e a minacce con un coltello: l'operaio negò ma venne arre ——psnccszstato. Scarcerato dopo 24 ore , fu poi rinviato a giudizio. | Interrogato stamane dal presidente Zeoli, ha ribadito la sua innocenza. Angrisano — Era una bella signora, le ho rivolto la purola. Mi ha raccontato che non era stata bene, che suo marito è napoletano come me. Per galanteria le ho baciato la mano, niente di più. Nessuna violenza, nessun atto di libidine. Presidente — E il coltello? Angrisano ( tirando fuori un coltellino legato al mazzo di chiavi) — E' questo. L'ho usato per sbucciare un'arancia. Teresa Brando Cristiano i non si è presentata in aula; ha inviato un certificato me-; dico dal quale risulta sia affetta da «nevrastenia ansiosa». Si dà allora lettura della I|sua deposizione. «A La Spezia \iiiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiiiiiiiimiiiiiiiiiiiiii l' — riferì tra l'altro la signora — , rimasti soli nello scompartimento, cominciò a molestarmi, mi accarezzava al seno e in altri parti, mi minacciava con il coltello. Diceva che se non cedevo lui si sarebbe ucciso. Ero terrorizzata». Questo ribadì durante un confronto dinanzi al magistrato, mentre l'operaio continuò a negare. «Quella donna è ammalata — afferma l'Angrisano —, non sa quel che dice». D'altra parte, nel verbale dell'interrogatorio, è scritto che l'Angrisano può essere ritenuto uno «stupido corteggiatore, non un maniaco sessuale», cosi come l'ha descritto la signora torinese. Ma i giudici, prima di decidere, hanno ritenuto di doverla ascoltare; Antonio Angrisano dovrà attendere altri mesi prima di sapere se verrà assolto o condannato. «Non vedo l'ora sia finita — ha esclamato stamane —. E' umiliante essere creduto un bruto, la mia fidanzata mi ha abbandonato», f. m. g!' |gj |n denuncitintC Alessandria. Teresa Brando Cristiano (Foto Motsio)
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