Le ricerche delle due sorelline di Marsala sono concentrate nella zona della scuola

Le ricerche delle due sorelline di Marsala sono concentrate nella zona della scuola Sono impegnati 500 uomini e si nutre qualche speranza Le ricerche delle due sorelline di Marsala sono concentrate nella zona della scuola Qui venne trovata uccisa Antonella - Massicci interrogatori - Caduta la testimonianza del benzinaio (Dal nostro corrispondente) Marsala, 8 novembre. Dopo la pausa festiva, sono state riprese all'alba le ricerche di Virginia e Ninfa Marchese, concentrate soprattutto nella zona di « Rakalia » al centro della quale è la scuola di contrada « Giardinello ». Qui fu trovato il cadavere della piccola Antonella Valenti. Gli investigatori non nascondono di essere convinti — sia pure con cautela — che le ricerche si possano finalmente concludere dopo molti sforzi. Conosceva le bimbe Oli ufficiali dei carabinieri ed i funzionari di pubblica sicurezza impegnati nelle operazioni (sono impiegati in totale più di 500 uomini) mantengono comunque un certo riserbo sui motivi che hanno indotto il procuratore della Repubblica, dott. Cesare Terranova, d'accordo con i responsabili delle ricerche, a concentrare tutte le forze disponibili in una zona circoscritta e che idealmente può ritenersi compresa tra il quartiere popolare dove abitavano le piccole, la scuola rurale dove fu trovata Antonella, e la cartiera « San Giovanni ». Da questo opificio, sembra ormai accertato, proviene il nastro adesivo usato dall'assassino per immobilizzare la bambina. Ma dalle poche e monche indiscrezioni trapelate dall'ambiente degli investigatori sembra assodato che l'indagine parta da alcuni presupposti fondamentali, il primo dei quali è quello che il rapitore conoscesse una o tutte e tre le bambine; le quali, quindi, sarebbero salite sulla sua automobile senza sospetti. Il completamento dell'esame autoptico sul corpo di Antonella, anche se ancora non è ufficialmente pervenuto sul tavolo del procuratore Terranova, ha dato già la possibilità di ricostruire idealmente la personalità del rapitore. Le sevizie subite dalla bambina, i reperti trovati all'interno della scuola, lo stesso nastro adesivo, il cui tipo non è in commercio e le cui misure non sono comuni, sono tutti elementi che vanno' ad aggiungere alcune tessere a quel mosaico i cui contorni si fanno sempre più precisi. Continuano, infatti, gli interrogatori di migliaia di persone che vengono convocate. «Si tratta — dice uno degli investigatori — di un lavoro lungo e snervante. La popolazione di Marsala, coi m'e noto, non è tutta con¬ centrata nel centro urbano, ma è disseminata in moltissime piccole frazioni rurali, più o meno importanti, più o meno abitate. Nella zona delle ricerche, soprattutto, come se il luogo fosse stato prescelto accuratamente dall'assassino, la gente vive in piccole case isolate, separate luna dall'altra da giardini, orti, vigneti. Si tratta, appunto, di compiere un controllo minuzioso su tutte queste persone, senza urtare la suscettibilità di nessuno ma tenendo sempre presente che, in un caso come questo, non esistono cittadini al di sopra di ogni sospetto ». Alle diciotto e trenta il procuratore della Repubblica Terranova ha cominciato l'interrogatorio di una ventina di avieri di stanza a Marcala nella caserma a mezzo chilometro dall'abitazione delle bimbe rapite. E' probabile che il ciclo degli interrogatori si spieghi con la ricerca, mai finora sospesa, di eventuali testimoni oculari. La bolla di sapone Piuttosto nella giornata è venuto fuori un particolare; Hans Hoffmann a quanto pare si è sbagliato. Il benzinaio tedesco di 28 anni che gestisce un distributore alla periferia di Mazzara del Vallo, non distante da Marsala, informazioni; pubblicitaria È FACILE FARE CARRIERA PER CHI CONOSCE ICOMPUTERS In Italia ogni anno ci sono più di 15.000 offerte di lavoro per programmatori ed analisti. Quanti sono i giovani che al termine degli studi si domandano « che lavoro fare »? E quanti quelli che, sacrificati in un impiego mediocre, cercano uno sbocco nuovo per affermarsi e costruirsi un futuro migliore? In Italia vi sono oggi 360.000 giovani che non riescono a procurarsi il primo impiego per mancanza di qualificazione. Questo è paradossale se si pensa che un settore in rapidissimo sviluppo come quello dei calcolatori ha un'enorme fame di personale: ogni anno ci sono circa 15.000 offerte di lavoro per programmatori ed analisti. Nel '75 ce ne vorranno 60.000 e non ne saranno pronti che 24.000. Entro gli Anni 80 ce ne vorranno addirittura 200.000. Ecco perché le aziende sono costantemente alla ricerca di specialisti su Elaboratori Elettronici e si conservano gelosamente quei pochi che hanno e che ricevono dall'esterno offerte sempre più allettanti. Per questo il livello delle retribuzioni è in continuo aumento: se il reddito medio del lavoratore italiano aumenta circa del 5",b all'anno, quello degli addetti ai calcolatori aumenta del 20",'o. Per chi conosce i computers la sicurezza del posto e la carriera sono assicurale per sempre. Ma come entrare nel mondo dei computers? Tutti possono farlo, studenti, impiegati, diplomati, purché abbiano una mente logica, il desiderio di affermarsi e soprattutto sappiano scegliere la strada giusta per imparare il linguaggio dei computers affidandosi ad una organizzazione altamente qualificata come la COMPUTEX. Questa Organizzazione Internazionale si dedica da anni in Europa alla formazione dei programmatori ed analisti e anche in Italia si è affermata come l'« università » del computer. Lo prova il fatto che più dei 2/3 degli specialisti che si diplomano presso istituti privali provengono dalla COMPUTEX. I corsi, basati sul metodo dell'istruzione programmata, possono essere seguiti liberamente dall'allievo nelle ore disponibili. Le Sedi COMPUTEX situate nelle maggiori città italiane sono collegate per mezzo di terminali ad un elaboratore IBM/360 Mod. 65 che si trova a Milano e che consente agli allievi di verificare il loro programma. Questo e il banco di prova che dà agli allievi quella qualificazione pratica finale che ne permette l'immediato inserimento in azienda. La COMPUTEX dispone in Italia di 20 sedi. 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Sull'utilitaria, sedute dietro, aveva detto Hoffmann, c'erano due o tre bambine che si agitavano urlando al conducente di lasciarle scendere. Ma ora è successo qualcosa di nuovo: Hoffmann aveva precisato di essersi rammentato del particolare perché quel giorno, appunto giovedì 21 era da lui Pietro Cerere, un ispettore della Total giunto da Palermo. Ebbene il signor Cerere interrogato dal procuratore Terranova ha smentito il tedesco affermando che lui andò a Mazara del Vallo mercoledì 20 e non giovedì 21. a. r.