Folla da primato: ottantamila

Folla da primato: ottantamila 24 ore dopo l'apertura del Salone dell'auto al Valentino Folla da primato: ottantamila E' il massimo della capienza dei padiglioni - Biglietterie prese d'assalto, code ai cancelli, bimbi sperduti, animazione - La giornata festiva e il sole hanno favorito l'afflusso dei visitatori da tutta Italia - Sempre più numerose le donne, che discutono con competenza sulle caratteristiche tecniche delle diverse auto « E' bella come una «posa », dice una signora non più giovane ammirando la lucente carrozzeria di una fuoriserie. Poco lontano un fotografo si affanna con l'obicttivo: esposimetro, controllo, inessa a fuoco, tempo di posa. Quando, finalmente, è a posto, uno dei visitatori che si accalcano nello stand urta il cavalletto e manda tutto all'aria. «Roberto, dove sei? », grida una donna girando smarrita fra la folla. La segue il marito, rosso in volto, ansante. « Avete visto un bimbo biondo? Mio figlio », domanda. Qualcuno l'ha visto: lo trovano arrampicato sul sedile di una piccola fuori-strada, le mani strette inlorno al volante. Quando Io portano via. piange disperato, ma i genitori sono inflessibili. Ora che la paura e passata, torna la severità: « A casa faremo i conti ». Immagini raccolte lori gironzolando nel vari padiglioni di questo 53» Salone internazionale dell'automobile. Approfittando della giornata festiva e del clima particolarmente mite di questi primi giorni di novembre, circa 80 mila persone hanno affollato l'ètpos.'zlonc. La cifra record di visitatori che possono essere ospitati dal Salone lu una sola giornata, è già stata raggiunta a meno di 24 ore dall'inaugurazione. Sono venuti da ogni parte d'Italia e dall'estero: trovare un taxi era impossibile, circolare nei pressi di Torino Esposizioni una impresa difficilissima. Auto parcheggiate dappertutto, comitive di gitanti che arrivavano con pullman, gente sdraiata sulle aiuole, davanti all'ingresso, cercando un po' di riposo. Panini sbocconcellati in frotta, seduti sul gradino del marciapiede, i biglietti d'ingresso infilati nel taschino, la macchina fotografica appesa al collo. A più riprése f cancelli sono stati chiusi: nell'atrio le biglietterie orano preso d'assalto da una folla agitata; fuori centinaia di persone si pigiavano contro le inferriate, vociando senza interruzione. Richiami, esclamazioni in lutti i dialetti rimbalzavano da un gruppo all'altro. Vigili urbani, agenti e carabinieri erano impegnati nel tentativo di riportare un po' d'ordine. Fatica vana: per ogni persona elle Jrtusciva,-ad entrare, altre tre b quattro ne prendevano il posto. Qualcuno ha fatto una coda di oltre tre quarti d'ora prima di raggiungere la biglietteria. Superato l'ultimo sbarramento, il visitatore si tuffava fra le mi gliaia di persone cho andavano su e giti lungo i corridoi fra gli .stands. Sul problema della direzione da scegliere non c'era da scervellarsi troppo: era la folla a decidere. L'ultimo arrivato hniva incolonnato in mezzo agli altri e veniva sospinto, 'trascuiato. addirittura portato dalla corrente. A metà pomeriggio, le scorte di dcpliants degli stands erano esaurite, le belle ragazze, incaricate di ricevere l visitatori, stravolte. Accaldate, il trucco rovinato dal sudore, sballottate da ogni parte, costrette a rispondere a tre, quattro, cinque persone contemporaneamente, erano l'immagine stessa della rassegnazione. Gli autisti delle vetture in prova hanno vissuto una giornata frenetica. Le auto andavano, venivano, ripartivano senza fermarsi un istante. La gente in attesa sembrava non diminuire mal. Tutti volevano provare l'ebbrezza di un giro su una vettura particolare, guidata da un esperto col. laudatore. Un tempo erano 1 ragazzini quelli che si affollavano inlorno alle auto, ansiosi di « fare un giro ». Oggi non è più possibile lare distinzioni: giovani e vecchi, uomini e donne, tutti .-mimali dallo stesso desiderio. Sembra, anzi, che le donne rappresentino la maggioranza. « E come se ne intendono — dice un collaudatore —. Si interessano di tutto, tanno domande pertinenti sul motore, le prestazioni, il consumo. Sembrano piloti di "formula 1": per loro non si va mai troppo in fretta ». La donna al volante: una realtà della nostra epoca. Il numero delle visitatrici femminili aumenta ogni anno. Da semplici spettatrici, tutt'al più interessate ad una linea, un colore, si sono trasformate m automobillstc provet- te. Prima accompagnavano i ma- iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiillllliiliilliiiiiiiiiiMiiiiiiii riti, 11 loro parere veniva richiesto, in genere, per pura cortesia. Sempre più sovente, oggi, sono loro a decidere. Sembrano anche animate da uno spirito di avventura superiore a quello del sesso forte. Negli stands dei fuoristrada, vetture che vengono Impiegate più per 1 safari che per le passeggiate In città, le donne aumentano, competenti e interessate, per nulla Intimidite dall'idea di guidare macchine destinate ad affrontare i percorsi più ardui ed impegnativi. Il Salone e anche una grande festa per 1 bimbi. Felici di poter vedere da vicino le vetture ve¬ loci e potenti che popolano i loro occhi infantili. Si ficcano dappertutto, curiosi, emozionati. Tor. nano a casa portando un numero enorme di dépliant, fotografie. I più arditi chiedono in regalo ciondoli e portachiavi. Esiste un piccolo commercio in proposito: 1 più richiesti, naturalmen¬ te, sono quelli che riproducono gli stemmi delle case che fabbricano auto da competizione. Una visita al salone, per cercare la vettura che fa per noi, è anche un pretesto per trascorrere qualche ora in allegria, mischiati ad una folla eterogenea, chiassosa, appassionata. L'assalto alle biglietterie di Torino Esposizioni è durato ore ed ore: si è vista la folla festosa delle grandi occasioni

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