Ventisei bimbi feriti agli occhi da armi-giocattolo in due giorni

Ventisei bimbi feriti agli occhi da armi-giocattolo in due giorni Appello ai genitori dall'ospedale di Palermo Ventisei bimbi feriti agli occhi da armi-giocattolo in due giorni I piccoli sono stati colpiti dai pallini mentre giocavano - Due hanno perso un occhio ?Dal nostro corrispondente) Palermo, 3 novembre, li primario del reparto oculistico dell'ospedale « Fa- tebenefratelli » di Palermo, professor Giuseppe Colombo, ha rivolto oggi un invito pubblico a tutti i genitori e a quanti regalano ai bambini fucili giocattolo ad aria compressa. Le cartucce esplose da questi fucili in un giorno e mezzo hanno fatto riempire di bambini gravemente feriti agli occhi le corsie del reparto. Il professor Colombo è indignato e non lo nasconde. Ha rilasciato ai giornalisti dichiarazioni estremamente polemiche parlando tra l'altro di « incivili usanze » e di « gravissime conseguenze ». Oltre ai 20 bimbi ricoverati ieri, ne sono stati accolli in corsia altri sei oggi. Colpiti dai proiettili sparati dai fucili giocattolo, Giacomo Parisi di otto anni e Francesco Paolo Zumino di dodici anni hanno perduto ciascuno l'uso di un occhio. Rimarranno orbi per tutta la vita senza rimedio. « Purtroppo — dice il professor Colombo — per -i due pie- coli non posso far nulla. Lascienza medica e impotente J3, (! cinque o sei di loro a 1 voiar essere ottimisti, perché | ^ numero potrebbe essere j ancora maggiore — ha alterìmato il prof. Colombo — si-davanti ai loro casi» Il primario teme per lasorte di numerosi tra gli al- tri ricoverati d'urgenza inospedale oggi poco dopo le i atramente rimarranno con la Disia gravemente menomata. j E debbo dire di essere indiV guato e non soltanto addalo rato per le gravi ed a volte 1 irreparabili conseguenze che(si uvranno. Per questo ri voi\90 Ulla calc,a esortazione a\ tutti affinché non diano più'" mc'noa bambini lucili ap i ^urentemente innocui ma\cne posii0110 diventare arm \ estremamente pericolose». in verità anche nel Sud; dove il regalo ai bambini in occasione del 2 novembre è d'obbligo, si va delineando un largo fronte polemico nei confronti dell'usanza. Il prò- fessor Colombo dice; « Una \ ricorrenza come questa do- vrebbe essere dedicata alla riflessione e al dolore per i parenti defunti, invece la si trasforma in una sarabanda di giochi. Ma questo avreb- iHiiiMiiiiiiiMiiiMiiiiiiiuiiiiiiiiiM illuni mi 1111 oc soltanto un valore dicia- mo così estetico mentre più rimarchevole è il fatto delle gravissime conseguenze che questa usanza produce ». Attualmente il pericolo maggiore per i venti rico- verati (oltre ai due che or mai vedranno per tutta la vvita solamente con un oc chioI è che 'si registrino 111111111m111ì1111m111111111r11m1111111111111111 nuove emorragie perché i versamenti sanguigni posso- no facilmente spaccare il globo oculare. « Si tratta ora — ha osservato il primario del "Civico" — di attendere che il sangue si riassorba e fin quando ciò non sarà av-venuto sarà impossibile espri- mere una diagnosi precisa ». a. r. j | 1 i A Palermo. Tre dei ventisci bimbi feriti: da sinistra, Antonio Barraco, Antonio Puglisi e Caterina Bono (Tclcl'oto Ansa

Persone citate: Antonio Barraco, Antonio Puglisi, Caterina Bono, Francesco Paolo Zumino, Giacomo Parisi, Giuseppe Colombo, Tclcl'oto Ansa

Luoghi citati: Palermo