Francia: conferenza a tre sollecitata dai sindacati

Francia: conferenza a tre sollecitata dai sindacati (Dal nostro corrispondente) Parigi, 1 novembre. I sindacati francesi chiedono la riunione di una nuova conferemo tripartita fra i loro rappresentanti, quelli del governo e quelli dei datori di lavoro, per risolvere il problema della disoccupazione, legato a quelli del potere di acquisto, delle ore lavorative, della pensione e della formazione professionale. Prendendo la parola a Lilla il segretario generale della « Confédération generale dìi Travail », Georges Séguy, ha messo in evidenza che nella siderurgìa della Lorena si annuncia la soppressione di l'i mila posti di lavoro nel giro Francia: conferenza a tre sollecitata dai sindacati Le preoccupazioni espresse in un discorso a Lilla del segretario della Cgt, Georges Séguy - Nelle industrie siderurgiche della Lorena sarebbero previsti 12 mila licenziamenti in cinque anni - Secondo gli ultimi calcoli la disoccupazione in Francia supera il mezzo milione di unità Per affrontare il grave problema dei senza lavoro nello d'allarme e di adottare gli orientamenti che s'impongono, anche se hanno per conseguenza di rimettere in discussione quelli del sesto piano quinquennale ». Il segretario generale della Confederazione generale francese del Lavoro ha precisato che non si tratta di chiedere un aumento del sussidio di disoccupazione ma di « prevenirla e di sopprimerla, affrontando le cause che la provocano ». Séguy chiede quindi la garanzia dell'impiego, il rilancio della formazione professionale, la riduzione delle ore settimanali di lavoro a 40 al massimo, e che l'età per andare in pensione sia portata da sessantacinque a sessant'anni. Una riunione tripartita fra sindacati, governo e Confìndustria è poi necessaria e urgente, ha concluso Séguy, dato l'eccessivo rialzo del costo della vita che, alla fine dell'anno, supererà del cento per cento le previsioni governative. Loris Mannucci di cinque anni e che. in tutti i settori, i licenziamenti si susseguono. Poi ha aggiunto che « al ritmo attuale del deterioramento della situazione dell'impiego non ,è difficile prevedere a breve scadenza un gravissimo precipitare della crisi di disoccupazione ». Mai. effettivamente, la Francia ha registrato tanta gente senza lavoro. Ufficialmente, in settembre (ultimi dati noti), le domande di lavoro non soddisfatte sono state 353.900. contro 329.800 in agosto, e si calcola generalmente che la disoccupazione superi in realtà il mezzo milione di persone. I più colpiti sono i giovani e gli anziani. Alla fine degli studi i primi hanno difficoltà a trovare un primo impiego e, quando lo trovano, esso è raramente conforme alle loro aspirazioni. Se, raggiunta una certa età, un impiegato rimane senza lavoro, stenta a trovarne subito un altro. Alle volte non lo trova mai. specie se appartiene alla categoria dei dirigenti d'azienda. C'è abbondante richiesta di manodopera soltanto per le categorie meno qualificate (spazzini, manovali) ma sono pagate malissimo e i francesi diffìcilmente accettano di farne parte. Perciò sono diventate il quasi monopolio degli algerini, dei negri, dei portoghesi e degli spagnoli. Prevedendo tuttavia che, sotto la spinta della necessità, molti francesi accetteranno domani ciò che rifiutano oggi, il governo ha deciso il controllo dell'immigrazione. Ciò non basta, secondo i sindacati, e Gerges Séguy ha dichiarato: « La disoccupazione non è una fatalità e può essere efficacemente combattuta. Ma è ora di tirare il campa¬ Georges Séguy (Telefolo)

Persone citate: Georges Séguy, Loris Mannucci

Luoghi citati: Francia, Parigi