La stagione delle moto finita con uno spettacolare Gran Premio Agostini conclude in bellezza con un doppietto a Ospedaletti di Giorgio Viglino

La stagione delle moto finita con uno spettacolare Gran Premio Agostini conclude in bellezza con un doppietto a Ospedaletti La stagione delle moto finita con uno spettacolare Gran Premio Agostini conclude in bellezza con un doppietto a Ospedaletti Mino si è imposto con la MV-Agusta nelle classi 350 e 500 - Battuti Pasolini e Read - A Mandracci il titolo italiano della 250 (Isnardi è caduto) - Molti ruzzoloni, ma nessun ferito dal nostro inviato Ospedaletti, lunedì mattina. Cinque gare brillanti e fortunate hanno chiuso la stagione motociclistica 1971. Ieri a Ospedaletti lo spettacolo fornito dai campioni, in lizza con molti comprimari, è stato superiore alle aspettative, ma c'è voluto un bel po' di fortuna perché tutto si concludesse senza danni. Le polemiche dei giorni scorsi hanno determinato un ripensamento da parte degli organizzatori, che per aumentare le misure di sicurezza hanno trovato l'infallibile sistame di far dare da Agostini, attraverso gli altoparlanti del circuito, una patente di agibilità perfetta. Non essendo slato modificato altro, rimanendo le balle di paglia poche e comunque mal disposte, c'è voluta veramente tutta la fortuna possibile per chiudere il pomeriggio con ruzzoloni numerosi ma senza conseguenze. Agostini ha sfruttato l'occasione sanremese per riprendere una nuova confidenza con il successo dopo le sconfitte collezionate in piccola serie nell'ultimo mese. Certo, gli avversari di ieri non disponevano di macchine in grado di sbarrargli il passo, ma è positivo constatare come i motori della MV abbiano saputo resistere al logorio di gare non lunghe, ma egualmente durissime per le caratteristiche del circuito sanremese. Mino ha gareggiato con il « vecchio » tre cilindri nella 350 ce. e probabilmente salirà in sella al quattro cilindri soltanto a primavera, dopo che Pagani ne avrà effettuato la messa a punto definitiva nell'inverno. Per le gare in Australia, America e Sud Africa rimarranno a disposizione di Agostini queste macchine che potenzialmente sono tuttora in grado di contenere qualsiasi avversario. Contro Agostini sono venuti alla ribalta gli altri pro¬ tagonisti della giornata, Read e Saarinen per primi. Il campione del mondo ha gareggiato nella mezzolitro in sella alla bicilindrica Ducati con una perfezione di stile ed una padronanza del mezzo eccezionali. Agostini, che ha corso in sicurezza, ma con molta decisione, è riuscito a distanziarlo di soli 45 secondi, msnire Read a sua volta ha preceduto i compagni di marca Parlotti e Giuliano per una affermazione collettiva della Casa bolognese. Era questo il miglior Read, non quello della 250 ce, così come Saarinen sarebbe stato assai più convincente nella 350 ce contro Agostini. Il duello diretto tra l'inglese ed il finlandese nella quarto di litro si è risolto in Ospedaletti. Agostini seguito da Parlotti (n. 24) e Read (n. 14) nella gara delle « 500» tutta una serie di finte 'e acrobazie ai limiti del codice sportivo in favore del primo, mentre più indietro Mandracci correva con prudenza dopo la caduta del rivale Isnardi (due ruzzoloni in due gare sono decisamente troppi). Al pilota sanremese, ventottenne, collaudatore per la Moto Guzzi, toccava l'ultimo titolo italiano ancora in palio, un titolo quanto mai meritato malgrado le molte vicissitudini di una stagione non troppo fortunata con le moto da Gran Premio. Saarinen impegnava Agostini nella 350 ce, un Agostini non certamente più sicuro come qualche mese fa nel giocherellare con gli avversari come esigeva il copione di corsa. Mino ha tirato quasi subito e dietro chi ha voluto tenerne il passo è stato costretto ad impegnarsi a fondo. Così, ha fatto Saarinen per cadere, in scivolata praI ticamente da fermo, proprio all'ultimo giro, ed altrettanto | ha saputo osare Pasolini, finalmente giunto al traguardo con la bicilindrica Aermacchi, in un posto di prestigio, I il secondo dietro ad Agostini ì e con un distacco minimo di | poco superiore ai 20 secondi. Nelle classi inferiori, Par| lotti e Kunz non avevano avversari validi. Il triestino con la Morbidelli annullava ogni tentativo dell' ex campione del mondo Braun, ottenendo una vittoria nettissima, mentre Kunz, dopo una schermaglia iniziale con Buscherini, faceva tutta la gara per proprio conto senza più impegnarsi. Giorgio Viglino

Luoghi citati: America, Australia, Ospedaletti, Sud Africa