Wodehouse compie 90 anni sfornando un altro «Jeeves» di Renato Proni

Wodehouse compie 90 anni sfornando un altro «Jeeves» Dall'inizio del secolo continua a far ridere il mondo Wodehouse compie 90 anni sfornando un altro «Jeeves» Ha trascorso la seconda guerra in Europa ed è stato poi accusato di collaborazionismo - Venne assolto, ma è rimasto così offeso che non ha più rimesso piede in Inghilterra - D'altra parte non vi riconoscerebbe più l'ambiente di tanti suoi celebri romanzi, la vita degli aristocratici, i maggiordomi dal corrispondente Londra, lunedi mattina. P. G. fPelham Grenville) j Wodehouse compie novanta \ anni venerdì prossimo. Gio- j vedi uscirà il suo novante- I simo fo centesimo?) roman- j zo, « Much obliged. Jeeves », in cui risfodera il suo immortale maggiordomo. L'Inghilterra non si è lasciata ! sfuggire l'occasione per ren- ' dere omaggio al suo più noto scrittore vivente (almeno \ come Agatha Christiei, esu- \ le da vent'anni negli- Stati Uniti, di cui, nel 1955, prese \ la cittadinanza. Nessuno scrittore moderno è così « inglese » come Wodehouse: il suo nome, la sua educazione al collegio di Dulwich, il suo stile, i personaggi dei suoi romanzi, a cominciare da Jeeves, il castello di Blandings in cui si svolgono ì suoi straordinari intrecci. Ma Wodehouse, in un'intervista, pubblicata ieri, ha detto che non conta di tornare in Inghilterra, neppure per una visita. « perché non posso lasciare i miei cani ». In realtà non vuole tornare in Inghilterra perché ritiene di essere stato ingiustamente condannato dai suoi ex-connazionali. E' una vicenda triste, che non ha mai dimenticato. All'inizio della seconda guerra mondiale, P. G. Wodehouse si trovava a Le Toquel, in Francia, sulla Manica. Fu catturato e internato dai tedeschi, poi rimesso in libertà controllata, a causa della sua età. Egli trasmise cinque scherzosi resoconti della sua avventura alla radio tedesca. Fu accusato dai giornali britannici di « collaborazionismo » con i nazisti e di « tradimento ». Ne rimase profondamente ferito e dopo la guerra si trasferì a Long Jsland con la consorte, che ha ora 86 anni. Onestò lontano episodio tormenta ancora i letterati più sensibili d'Inghilterra. John Le Carré — autore della Spia che venne dal freddo — ha scritto sul Sunday Times che la stampa britannica fu colpevole di « un vergognoso atto di brutalità spirituale», per averlo accusato di azioni poi smentite in Parlamento. Le Carré suggerisce che la regina gli conferisca una delle onorificenze « misteriosamente date a bibliotecari di provincia », perché sarebbe un modo per dire « sorry » e perché forse egli verrebbe a Londra a ritirarla. In occasione del suo compleanno Wodehouse ha pubblicato un articolo sul Sunday Telegraph, ma non ha accennato alla vicenda di guerra. « La cosa che veramente mi ha avvelenato la vita », egli scrive con il so- lito umorismo. « è la totale assenza di capelli, fatto per | cui io sono spesso scambiaj to — mentre mi trovo in posizione di riposo — per una palla di bigliardo ». « Ciò basta per escludermi dai più alti livelli. Non si può essere " il grande vecchio " della letteratura inglese, se si ha una grossa testa rotonda senza il filo di un capello ». Tra gli altri rimpianti del¬ la sua lunga vita, egli cita un suo errore in una partita di rugby nella squadra del collegio, la scarsa abilità nel golf e l'ignoranza del francese. Nient'altro. P. G. Wodehouse e figlio di un magistrato inglese a Hong Kong. Pubblicò il suo primo romanzo nel 1902. quando Hemingway aveva tre anni e T. S. Elliot quattordici. Lavorò dapprima in una banca e poi nella reda¬ zione del giornale della sera londinese The Globe. Nei suoi romanzi, l'Inghilterra e sempre la medesima, immutata nonostante la guerra. E' l'Inghilterra di prima della « caduta », con i parchi riposanti dello Shropshire. i castelli, la servitù, gli intrighi delle classi abbienti. Un crìtico malevolo, ma non impreciso, ha scritto che i romanzi di Wodehouse sembrano scritti I tutti attorno al 1910. Epptire. decine, forse centinaia di milioni di persone in tutto il mondo hanno il culto dell'autore di Jeeves, Ukridge e Psmith. L'Inghilterra di Wodehouse forse non è mai esistita, ma e reale per gli abitanti dì Tokio, di Milano e di New York. Gli intrecci, l'umanità, la capacità di far ridere dei suoi romanzi sono diventati — soprattutto all'estero — un simbolo dell'Inghilterra sognata e idealizzata dall'autore. Nei suoi libri splende sempre il sole, un particolare non certo realistico per questo paese. Lo stesso Wodehouse ha chiesto ad un giornalista: « Sono possibili, ora, posti come il castello di Blandings, in Inghilterra? La casa di campagna è scomparsa? Ci sono ancora maggiordomi in Inghilterra? ». Ha anche chiesto: « Cosa succede se uno vuole dare uno schiaffo ad Armstrong? (Tony Armstrong-Jones, marito della principessa Margaret). Fa parte della famiglia reale? ». Wodehouse è il suocero di Peter Cazelet, l'allenatore di cavalli contro il quale Tony Armstrong-Jones gettò, qualche tempo fa, un bicchiere di vino durante una festa. Lo scrittore non avrà occasioni di schiaffeggiare il fotografo reale, ma, nell'intervista pubblicata ieri dal/'Observer, Ita commentato: « Quell'Armstrong, che seccatore... ». Nessuno meglio di Wodehouse riconosce una persona che non sarebbe stata apprezzata nel castello di Blandings. Renato Proni \ Wodehouse alla macchina per scrivere: a 90 anni è ancora un lavoratore infaticabile

Persone citate: Agatha Christiei, Armstrong, Grenville, Hemingway, Jones, Peter Cazelet, Shropshire, Tony Armstrong, Tony Armstrong-jones