Sempre Inter su due fronti

Sempre Inter su due fronti La grande favorita Sempre Inter su due fronti Per una volta, Helenio ed Heriberto Herrera sono d'accordo. Tutti e due pronosticano Inter nel rispondere alle nostre domande sull'andamento del campionato che va ad incominciare. Vede l'Inter con lo scudetto H. H. 2, che allenò i nerazzurri per pochi mesi, vede l'Inter campione H. H. 1 che guidò lo squadrone milanese negli anni d'oro, quelli della supremazia mondiale. Adesso l'Inter ha un condottiero assai meno «rappresentativo» sul piano della fama e dallo ricchezza del personaggio ma altrettanto valido: Gianni Invernizzi, lombardo umile e testardo. Allo scudetto-bis di questa Inter credono in parecchi. Perché la squadra ha personalità, classe ed esperienza da vendere; perché ha Facchetti e Burgnich, Corso e Mazzola. E poi Boninsegna, ferocissimo e indomabile lottatore dell'area .di rigore, puntuale esecutore del suo mestiere di far gol, in campionato o in Nazionale. Forse il pericolo più grande per l'Inter non verrà dall'esterno, dal Milan o dalla Juventus o dal Cagliari, dalle altre « grandi » di blasone più o meno antico che con buon diritto puntano alle prime poltrone. Forse il pericolo viene dall'interno, visto che i nerazzurri dovranno lottare su due fronti, campionato e Coppa di Campioni. Il calcio moderno logora nervi e polpacci, muscoli e cuore. Giocare mercoledì e domenica non è difficile dal punto di vista della fatica' fìsica, degli acidi lattici facilmente eliminabili (e riducibili) con l'allenamento e le cure. Ma il « doppio lavoro » costringe i giocatori ad una concentrazione costante, ad un impegno psichico crescente: il rischio di « rompere » per troppo volere è sempre presente, qualcuno già dice che l'Inter farebbe bene a scegliere subito gli altari (scudetto o Coppa) su cui immolare in sacrifìcio le proprie energie fisico-psichiche. Vedremo se l'Inter terrà onore al duplice impegno, come si augurano i suoi tifosi e tutti gli sportivi. Le grandi meritano l'appoggio di tutto il pubblico, il loro mito (ali mentato da vittorie sempre da rinnovare) non può co noscere usura senza recar danno anche agli altri. Di certo si può prevedere un campionato ricco d'emozione come sempre in Italia. Per il tifoso il calcio nostro offre sempre delizie, ogni domenica: drammi, cadute, resurrezioni, incidenti, assedi e polemiche sono il pane quotidiano mai negato al « patito » italiano. Speriamo però che quest'anno si diverta anche chi tifoso non è ma soltanto sportivo, ammiratore di uno spettacolo che può divertire oltre che appassionare. Sarà l'anno dei giovani, dicono tutti. E auguriamoci di vedere pure un calcio giovane, meno violento e più spregiudicato, lontano da schemi e trame ormai troppo consunti per muovere nuovi entusiasmi.

Persone citate: Boninsegna, Burgnich, Facchetti, Gianni Invernizzi, H. H., Heriberto Herrera, Mazzola

Luoghi citati: Italia