I descamisados vogliono la salma di Evita Perito

I descamisados vogliono la salma di Evita Perito In Argentina il suo mito è ancora vivo I descamisados vogliono la salma di Evita Perito Le spoglie sono slate reslituile all'ex dittatore che vive in esilio a Madrid - Se fossero tumulate in patria potrebbero riaccendere vecchie rivalità politiche n qs troj e rviz i o Buenos Aires, lun. matt. I dirigenti peronisti hanno accolto con gioia la notizia della restituzione della salma di Eva Peron al marito, che vive in esilio a Madrid, e definiscono il gesto « un passo nella giusta direzione, da parte del presidente Alejandro Lanusse, per la pacificazione dell'Argentina ». Ha detto il professor Eloy Camus, che in assenza di Jodge Paladino la le veci di capo del movimento giustizialista, che l'iniziativa indica come il governo « stia cominciando a tnanlenere le promesse fatte dal presidente Lanusse al popolo ». Paladino si trova a Madrid, e l'altra sera, mentre si attendeva conferma della restituzione della salma di Evita, ha detto: « E' necessario che il corpo di Eva Peron riposi in Argentina. Migliaia di argentini lo vogliono, e poi i resti mortali di una persona hanno diritto di riposare nel loro paese ». Ha aggiunto: « Eva era la paladina dei poveri ». Non si sa se la salma sia destinata ad essere riportata in Argentina per la tumulazione, e gli osservatori ritengono improbabile che questo avvenga, almeno per il vicino futuro. E' impressione diffusa elle se la salma fosse portata in Argentina, si riaccenderebbe la disputa fra peronisti e anti-peronisti. E' per lo stesso motivo, si dice, che il governo di Lanusse esita a spianare la via ad un ritorno di Peron nel Paese, pur continuando ad affermare che nulla gli impedisce l'ingresso in Argentina. Peron, dice il governo, può chiedere il passaporto argentino, e appellarsi contro la decisione del tribunale d'onore militare che nell'ottobre del 1955 gli tolse il grado di generale. I peronisti proclamano che l'iniziativa deve venire dal governo, e che devono essere le autorità a restituire a Peron passaporto e grado. In una intervista pubblicata dal « Pueblo » di Madrid Peron ha dichiarato: « Mi vogliono corrompere. Mi fanno piccoli pagamenti, mi restituiscono la mia vita, mi fanno solo offerte personali. Se volessero potrebbero rendermi il passaporto. Ma non andrò a cercarlo ». Dato che, a quanto sembra, il governo è deciso a non prendere l'iniziativa, i capi peronisti dicono che la restituzione della salma di Eva Peron è una misura di riparazione parziale. Gli anti-peronisti intransigenti non hanno nascosto il loro malumore per la politica di riavvicinamento fatta dal governo e si sa che certi settori delle forze armate non l'approvano. Il generale Lanusse cerca di ottenere l'assenso dei peronisti al suo piano di pacificazione, inteso a preparare il paese ad un ritorno al sistema costituzionale terminato nel giugno del 1966, con l'assunzione del popotere da parte dei militari.. Lanusse, si osserva, non ha alcuna personale ragione per trattare con benevolenza'Peron. Fu condannato all'ergastolo per la parte avuta in un fallito colpo contro Peron nel settembre del 1951, e passò quattro anni in carcere. Venne liberato dall'estromissione di Peron dal potere. Lanusse ha però detto di essere disposto a incontrare l'ex dittatore nell'ambito del suo progetto di conciliazione, 1 A Madrid sono arrivate le due sorelle di Eva Duarte De Peron, Elisa e Hermida. Sono state accolte all'aeroporto di Barajas da argentini residenti a Madrid, e hanno poi raggiunto un albergo, in attesa di recarsi alla villa ove Juan Domingo Peron risiede con la terza moglie, Isabel, e dove è stata portata, in una cassa d'argento coperta da un cristallo la salma di Evita. ( Ansa-Reuter ) ,. . " •"■'V»» » «f, tÈ Le due sorelle di Eva Perón al loro arrivo all'aeroporto di Madrid (Telefoto Ansa)