Centoundici morti nel jet contro un monte in Alaska

Centoundici morti nel jet contro un monte in Alaska Nessun superstite nella tremenda esplosione Centoundici morti nel jet contro un monte in Alaska Il «Boeing» stava per atterrare all'aeroporto di Juneau - Tutto sembrava in regola, ma improvvisamente è scomparso - I rottami ritrovati poche ore dopo sparpagliati in un raggio di centinaia di metri nostro servizio New York, lunedì mattina. Un Boeing 727 della « Alaska Airlines » con a bordo 111 persone — 104 passeggeri e sette membri d'equipaggio — è precipitato, alle prime luci dell'alba, nei pressi dell'aeroporto municipale di Juneau, in Alaska. Non vi sono superstiti. Si tratta del- la' più grave sciagura della storia dell'aviazione civile americana che abbia coinvolto un solo aereo. Il triste primato precedentemente apparteneva ad un Boeing 707 dell'« American Airlines » caduto nella fase di decollo il primo marzo 1962. L'incidente causò 95 vittime. Il trigetto, sottoposto di recente ad un accurato controllo, era in volo da Anchorage, lo scalo per i voli fra il Giappone e l'Europa che si servono della rotta polare, a Seattle, nello Stato di Washington. Prima di procedere alla volta di Juneau aveva fatto scalo a Cordova e Yukutat, e dopo Juneau avrebbe dovuto sostare a Sitka. Otto minuti prima dell'ora prevista per l'atterraggio, il comandante del velivolo, Richard Adams, comunicava alla torre di controllo di trovarsi sulla rotta giusta. Improvvisamente, come ha precisato la polizia, la comunicazione radio veniva interrotta facendo scattare una massiccia operazione di ricerca. I ,resti del Boeing venivano avvistati alcune ore più tardi dal pilota di un elicottero. I rottami erano sparpagliati per un raggio di alcune centinaia di metri lungo le pendici del monte Chilkoot, nei pressi del laghetto Teardrop, quasi al centro della foresta nazionale di Tongass. Al momento dell'impatto contro la montagna, alta 762 metri, nella zona cadeva una fitta pioggia ma la visibilità, stando al locale ufficio meteorologico, era buona. Si ritiene che il pilota sia stato tratto in inganno dall'altimetro trovandosi a volare ad una quota inferiore a quella registrata dallo strumento. Verso il luogo della sciagura sono già partiti colonne di jeep e soldati della guardia naziomxle che proce¬ deranno al componimento delle salme. Tutti i passeggeri, eccetto un cittadino giapponese, erano di nazionalità americana. Fra l'equipaggio vi erano una coppia di sposi, lui il copilota Lloyd Beach, lei la hostess Cathy, ambedue di Seattle come il resto degli stewards. Il Boeing è letteralmente esploso, hanno riferito i primi soccorritori, ma non ha preso fuoco, forse perché i suoi serbatoi contenevano una piccola scorta di carburante dato che avrebbe dovuto fare rifornimento allo scalo di Juneau. Il giudice distrettuale ha ordinato il sequestro del flight recorder, la scatola nera installata su tutti gli apparecchi di linea che registra ogni mutamento di rotta, ed il nastro magnetico contenente le ultime comunicazioni radio intercorse fra il comandante e la torre di controllo dell'aeroporto di Juneau. (Associated Press)

Persone citate: Cordova, Lloyd Beach, Richard Adams