Tre giovani tifosi del Borussia fermati per un lancio di pietre di Tito Sansa

Tre giovani tifosi del Borussia fermati per un lancio di pietre I campioni di Germania e d'Italia a tre giorni dallo scontro di San Siro Tre giovani tifosi del Borussiafermati per un lancio di pietre Ieri a Dusseldorf - Avevano bersagliato il portiere del Fortuna - La gara vinta dalla squadra di Netzer per 2-0 - L'asso tedesco dice: «A Milano potremmo anche perdere» - I termini del reclamo del club all'Uefa - Atmosfera anti-italiana, ma le acque si calmano (Dal nostro inviato speciale) Dusseldorf, 30 ottobre. Il lancio di oggetti nel campo di gioco contro gli avversari sta diventando di moria per i tifosi del Borussia Moenchengladbach. Oggi a Dusseldorf, dove il Borussia ha battuto per due reti a zero la squadra del Fortuna, agenti con cani lupi hanno fermato tire giovanotti che avevano tirato sassi contro il portiere del Fortuna. Tutti e tre i fermati (Hans Voigert, di 26 anni, ubriaco, con due bottigliette vuote in tasca, Wolfgang Stein, di 18 anni, e Peter Gaber, pure di 18 anni, ambedue piangenti) erano venuti da Moenchengladbach. La polizia li ha carie.il su un furgone cellulare e li ha rilasciati soltanto ad termine dell'incontro. Già prima della partita vi era nell'aria la « psicosi del lancio ». Agenti erano stati sparpagliati sulle gradinate ed ara stata vietata la vendita di bottiglie e di lattine contenenti bibite. Un paio di volte, durante la gara, gli ailtoparlanti hanno invitato il pubblico a non tirare oggetti contro i giocatori. Si è pure avvertita una certa atmosfera antiitaliana. « Non fare l'italiano » gridava il pubblico ai giocatori che, colpiti da un calcio, si dibattevano a terra, oppure « Vai a fare teatro a Milano ». La partita ha detto abbastanza sulle buone condizioni del Borussia. Segnate due reti ai 30' con il centravanti Heynckes e al 35' con l'ala destra Kulik (ambedue su azioni preparate dal regista Netzer) i campioni di Germania hanno rallentato il ritmo, accontentandosi di controllare l'avversario, di molto inferiore. Si è visto il Borussia soltanto nella prima mezz'ora. Ma ha brillato: velocissimo come sempre, dinamico, duro nel contatto con l'uomo, ha avuto minuti da vero rullo compressore. Si è temuto, dopo quattro azioni fulminee e pericolose, che il Borussia volesse ripetere la vendemmiata del 20 ottobre con l'Inter e di sabato scorso con lo Schalke. Ma i biondi campioni vi hanno rinunciato, accontentandosi di difendere i due punti conquistati in trasferta, con i quali si pongono al terzo posto nella classifica del campionato, con 18 punti in 13 partite, ben 38 reti segnate e soltanto 8 subite, alle spalle dei Bayern Monaco e dell'Hertha di Berlino. « I ragazzi erano nervosi — ha detto il tecnico Weisswei-1 ler — sono entrati in campo psicologicamente disuniti, durante la notte non erano riusciti a digerire l'amarezza per la sentenza di Ginevra ». Accantonando le polemiche, l'allenatore ha detto: « Mercoledì a Milano vogliamo fare una buona partita. In nessun caso ci chiuderemo in di¬ fesa, né tireremo a perdere tempo, speriamo almeno in un pareggio. Mi auguro che il pubblico e i neroazzurri non siano ispirati dal desiderio di vendetta ». I giocatori, invece, non sembrano aver accettato la sentenza e meditano la vendetta. Dalle loro dichiarazioni trapela la voglia di fare giustizia sul campo per riparare all'ingiustizia commessa a tavolino. Più calmo, Guenther Netzer, il biondo capitano capellone, sul quale fa perno tutta la squadra, ha detto: « So che per noi sarà incredibilmente difficile giocare a San Siro. So come l'Inter è capace di giostrare in casa. Non mi faccio illusioni, possiamo anche perdere ». (Curiosamente ha messo l'accento sulla parola anche». L'obiettivo del Borussia è evidentemente il pareggio, per poi dare una lezione agli in¬ teristi durante la partita del dicembre in campo neutro. I tifosi, che continuano a venire eccitati da una parte dei giornali, chiedono invece la vittoria a Milano. « Vendetta, vendetta, mercoledì vi passerà la voglia di ridere », dicevano stamane a Moenchengladbach gruppi di giovani tedeschi nei caffè prendendo in giro lavoratori italiani. Tuttavia, i tifosi, a parte pochi fanatici come quelli che oggi hanno accompagnato il Borussia con il lancio di pietre, pur amareggiati e indignati, si comportano civilmente. Anche alcuni commentatori richiamano oggi i propri connazionali a ragionare e a non perdere il controllo, scatenando risentimenti nazionalistici. La predica è stata fatta nelle colonne solitamente riservate agli editoriali politici su lui quotidiano di Francoforte, uno di Monaco e uno di Colonia, avvertendo che « il lancio del barattolo » è stato gonfiato artificiosamente come se fosse impegnato il prestigio della nazione. « Stiamo calmi perché il calcio — tutto sommato — è un gioco », si scrive. II Borussia — ha detto oggi il presidente Bayer — non si dà per sconfitto a tavolino. Il reclamo contro la sentenza di Ginevra è fondato su due punti: primo, i giudici non si sono attenuti al regolamento; secondo, non è prevista da alcun articolo una partita in paese neutrale. Se rincontro dovrà venire ripetuto in campo neutro, questo campo dovrà trovarsi in Germania. Per l'incontro del 1" dicembre a Berna i tedeschi sono ottimisti. Ricordano che nello stadio della capitale elvetica la nazionale di Germania conquistò il suo titolo mondiale. E a Berna — se non sarà vittima della mala sorte — giocherà Netzer. « Netz », in lingua tedesca, significa rete, gol, per cui il nome dell'astro dei campioni è per i tedeschi un programma portafortuna. A guidare la squadra sarà Gunther Goleador. Tito Sansa 11 fuoriclasse tedesco Netzer, « stella » del Borussia Moenchengladbach