La qualità è scadente i prexzi seno troppo cari

La qualità è scadente i prexzi seno troppo cari Annata nera per i tartufi La qualità è scadente i prexzi seno troppo cari Il tartufo, questa gemma della tavola — come disse il Brillat Savarin — è « quotato » in questi giorni a prezzi vertiginosi. Ci si domanda il perché. La risposta ci pare abbastanza semplice: per la siccità. Più propriamente perché non è piovuto durante la germinazione delle spore e di conseguenza nel periodo di maturazione del « fungo ipogeo » o tartufo. Pertanto, non si è potuto sviluppare, ed allora ne troviamo pochi esemplari, abbastanza piccoli e scarsamente profumati. Naturalmente parliamo del tartufo bianco (tuber magnaturni, che è da distinguersi dalle numerose altre specie che si fregiano dell'appellativo di tartufo. I nostri bravi « trifolau » (cercatori di questa gemma della cucina), che si sono « fatti :t il cane, o che l'hanno portato alla famosa « università » di Roddi d'Alba dal prof. Barot, hanno visto le loro fatiche in gran parte frustrate dall'andamento stagionale. Riteniamo senz'altro che anche se venisse adesso la pioggia, non si arriverebbe più in tempo, anche per un raccolto tardivo. Da un lato abbiamo una diminuzione notevole di entrate da parte degli agricoltori, che arrotondavano in tal modo il reddito con la faticosa ricerca notturna del prezioso tubero; dall'altro ci troviamo di fronte a quotazioni mai raggiunte, frutto solo evidentemente della legge della domanda e dell'offerta. Le ricerche sulla « coltivazione » del tartufo, compiute dall'Istituto Botanico dell'Università di Torino, pur facendo sperare in una favorevole conclusione, sono ancora allo stadio sperimentale. Accontentiamoci quindi di sentirne il profumo e semmai di taglis.rne qualche fettina sulla « fonduta » o sul risotto in modo da non pesare troppo aulla... borsa. r. b.

Persone citate: Barot

Luoghi citati: Roddi D'alba