I grandi temi della rassegna

I grandi temi della rassegna I grandi temi della rassegna Marnano quattro giorni all'apertura del 53' Salone di Torino, che quest'anno promette una serie di novità particolarmente interessanti, alcune assolute, altre già presentale nelle ultime settima ne ma non. ancora conosciute 1 dal nostro pubblico. Del reI sto. l'intero 1971 e stato un | anno singolarmente ricco di ! nuovi modelli, dimostrando ! come l'industria i ndialc dell'automobile sia entrata in I una fase di competitività art' coro più accesa che nel re : cenle passato: le difficoltà ' economiche generali, la co ; stante lievitazione dei costi e dei prezzi, la recente rivo | luzione monetaria internazio naie, sembrano non avere afI latto frenato lo slancio di I iniziative, ma semmai il contrario. E questo e tanto più vero nel caso dell'industria italiana, che per una molteplicità di cause è stata la più colpita dalla congiuntura internazionale. Anche Tanno che ormai volge al termine non e stato incile in quel fondamentale settore di attività che e fan lomnhile, benché — e questa è una contraddizione che ca ratlerizza l'attuale momento dell'incerta economui italiana — la domanda del mercato sia pili sostenuta dell'offerta, la quale, peraltro, ha avuto nei mesi di primavera-estate forti rallentamenti del ritmo produttivo a se guito delle note tensioni nel mondo del lavoro. Con conseguenze facilmente immaginabili anche per le esportazioni. Gli ultimi dati conosciuti si riferiscono alla fine di agosto: 1.119.0(10 autoveicoli costruiti (dì cui 1.043.000 vetture! e la flessione produl- i tifa si e ancora accentuata, arrivando al 2,63 per cento \ in meno sugli otto mesi del i 1970. Considerando che e in i atto una certa normalizzazio- I ne nelle fabbriche, è augurabile che nell'ultimo quadri- ! mostre si assista a un parziale recupero, ma ben diffidi-1 mente si raggiungerà il volli- I me produttivo dell'anno scor- j so. che era stato di 1.854.252 unità costruite 11.719.515 vet-\ Iure e 134.537 veicoli industriali): forse si riuscirà a superare dì qualcosa il milione e 800 mila. fi discorso sulle cifre è di prammatica, in occasione del Salone: ci si dovrà tornare, con maggiori dati a disposizione, tra qualche giorno. Ma se ì consuntivi sono importanti (e sul piano economico sarà necessario esaminare con particolare attenzione L'andamento delle immatricolazioni c l'accresciuta incidenza delle vendite di vetture estere sul mercato italiano, che già l'anno scorso erano salite al 26.7 per cento delle immatricolazioni globali I. è anche opportuno guardare all'avvenire, ai programmi e alle prospettive che appunto il Salone attualizza con le sue novità: Intanto, sulla scorta di un esame della più recente produzione mondiale esposta da mercoledì prossimo nella rassegna del Valentino — che concludendo la serie annuale dei Saloni europei consente un'angolazione più ampia e\ completa sulla situazione attuale e sugli orientamenti \ per il futuro — sarà possibi- j le individuare la fisionomia dell'automobile 1972. In linea di massima, le linee di \ tendenza più appariscenti riguardano un lieve ma costante aumento della cilindrata media, ed c prevedibile che a tempo breve questo orientamento si accentuerà, o meglio sura costretto ad accentuarsi, di fronte alle sempre più severe norme anti-inqiiimomento che, sulla scia degli Stati Uniti, anche i costruttori europei e giapponesi stanno adottando o dovrai! no adottare. Ora. allo stata attuale delle conoscenze in questo campo — che sarà uno dei temi fondamentali del 53' Salone — sembra che per compensare la diminti zione di potenza specifico (più bassi rapporti di coni pressione, benzine senza piombo, particolari tarature della carburazione, sistemi dì postcombustione dei gas di scarico) occorrerà disporre di cilindrate sempre piii elevate. Sul piano tecnico generale non si sono avute quest'anno novità sensazionali (fanno eccezione i primi dispositivi antislìttamento applicati in. via (incora sperimentale agli impianti frenanti, ed e un prò gresso assai promettente sul sempre attuale argomento della sicurezza), ma piuttosto un affinamento e un'ulteriore . evoluzione di ritrovati che in qualche caso si stanno generalizzando. Sono tutti argomenti che avrei':*) occasione di trattare con maggiore ampiezza di particolari durante lo svolgi mento della rassegna di To rino. E' nei voti di tutti che, di fronte all'incessante avan \ zare dei perfezionumenli te cilici, faccia riscontro un ri trovato equilibrio economico generale e l'ordinato sviluppo della motorizzazione in tutte le sue componenti. Senza eludere il problema di fondo degli Anni Settanta, cioè una più umana collocazione dell'automobile nel vivere civile. Ferruccio Bernabò é

Persone citate: Ferruccio Bernabò

Luoghi citati: Stati Uniti, Torino