A Palermo 400 infermieri incriminati per sciopero

A Palermo 400 infermieri incriminati per sciopero Dipendenti dell'ospedale psichiatrico A Palermo 400 infermieri incriminati per sciopero Accusati di abbandono del lavoro e di blocco stradale (Dal nostro corrispondente) Palermo, 29 ottobre. (a. r.) E' culminata con rincriminazione di circa 400 persone l'agitazione sindacale che nel marzo scorso paralizzò in più riprese l'attività dell'ospedale psichiatrico di Palermo ( oltre 2 mila ricoverati, mille dipendenti, un indebitamento di una decina di miliardi a fronte di cospicui crediti vantati dagli enti locali). Le incriminazioni sono state decise oggi a conclusione di otto mesi e mezzo di indagini successive alla denuncia che era stata inoltrata alla magistratura dal funzionario di pubblica sicurezza che dirige il commissariato « Porta Nuova ». I quattrocento sono tutti dipendenti dell'ospedale psichiatrico, per lo più infermieri e addetti alle pulizie. Sono stati chiamati a rispondere di abbandono di posto di lavoro e di blocco della circolazione. La Camera del Lavoro di Palermo tuttavia ha oggi preso posizione sulle incriminazioni, sostenendo che in ogni caso lo sciopero incriminato — che si svolse il 5 marzo — non si tradusse in alcun danno né diretto né indiretto ai ricoverati, tanto che vennero assicurati i servizi indispensabili. All'origine della vertenza era una delibera dell'amministrazione dello « psichiatrico » che riguardava il riassetto economico e normativo del personale ausiliario. Le richieste del personale, in sostanza, miravano all'ottenimento dei medesimi miglioramenti concessi a quello degli ospedali civili. La vertenza s'inasprì ancora più quando il prefetto di Palermo respinse la delibera dell'amministrazione dell'ospedale, concessa ai dipendenti dopo circa due mesi di astensioni dal lavoro.

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