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INORD/SUD/Sportivo INORD/SUD/Sportivo Una « presidentessa » dinamica per il piccolo club di La Cassa - Soprannomi famosi (Riva, Rivcra, Anastasi) per i calciatori «oriundi» - A Susa, exploit di una « rappresentativa » di meridionali Alla luce dei riflettori Ore 20: sul campo sportivo del In Falcherà una ventina di giovani calciatori si stanno allenando alla luce del riflettori. Un gruppetto di dirigenti, giacca a vento, mani sprofondate nelle tasche per difendersi dal freddo. Il sta osservando con occhio esperto. Tra loro spicca l'esile, figura di una ragazza, chinina fluente sulle spalle, lineamenti gentili, occhi grandi sottolineati con un tocco di matita blu. E' Teresa Tubargn. una studentessa universitaria ventiduenne dt '.a Cassa, un paesino all'Inizio delle Valli di Lana), intrepida animatrice dell'U. S. Lacussese. « Il nostro paese — precisa Teresa — è un agglomerato di poche case, 900 abitanti in tutto, senza un cinematografo, senza divertimenti per I-giovani. Ci sono soltanto due bar, ritrovo dei pensionati che giocano a carte. Ter questo abbiamo fondato la U 1, Lacasscse, per dare ni gio¬ vi . una possibilità di svago, di d divertimento. Sulle prime abbia mo cozzato contro un muro di ostilità: molti ci davano un mese di vita. Ma non ci slamo lasciati scoraggiare e, grazie anche all'aiuto del Comune, che ha mosso a disposizione 11 terreno per il campo sportivo, siamo riusciti ad imporci. Alle squadre di calcio si sono aggiunti 1 boccioflll ed ora anche le ragazze della pallavolo ». Il punto di forza dell'Untone Sportiva rimangono però l calciatori. Tra loro molti l ragazzi meridionali: Giuseppe La Barbera di Castronovo, Giovanni Albanese napoletano, Carmelo Zuccarcllo siciliano, Gioachino Micco dt Caserta. Quasi tutti i giocatori bianeoblii poi sono stati soprannominati con nomi dt « colleghl » famosi: Michele Rione è « Rlvera », il tunisino Piero Ippolito «Riva» (e con questo nome spesso firma i suol autografi), il siciliano Lorenzo Pralno « Anastasi ». ZuccarelIn invece è « Toschi ». piccolo e mobilissimo. « Quando gioca sem- bra proprio l'attaccante granata» assicurano I suol sostenitori. E poi c'è ti barbuto pugliese Francesco Vino, ex-bianconero. Formano un'allegra compagnia, sempre In vena di scherzare, che però al momento opportuno sa far vedere, quanto vale: ti II Comune ci ha dato il terreno per 11 campo sportivo, ma per il resto abbiamo fatto tutto da noi — dice la simpatica Teresa — mi ricordo di un giorno che, sotto una pioggia scrosciante, abbiamo piazzato le porte. C'erano tutti, presidente in testa. Ma con il nuovo campo le cose sono subito cambiate. Fino allora avevamo dovuto giocare tutto il campionato in trasferta, dallo scorso anno invece abbiamo potuto accogliere le altre squadre a La Cassa ed abbiamo fallito d'un soffio la promozione. Peccato che manchi l'illuminazione: cosi per allenarci dobbiamo venire alla Falcherà ». in. san. Da tutte le regioni (Nostro servizio particolare) Susa. 28 ottobre. La (i Polisportiva Segusia » ha esordito domenica scorsa a Susa davanti ad un folto pubblico vincendo per 1-0 contro la Juve Sole dt Torino nel campionato di lerza categoria, a E' slata una vittoria piena di slancio ed entusiasmo » afferma II dinamico presidente Giustino Michelon, veneto purosangue ma segusino d'adozione, « La nostra squadra ed II sodalizio rappresentano tutte le regioni italiane. Su 25 calciatori tesserati fi sono piemontesi, gli altri provengono dall'Abruzzo, Sicilia, Sardegna. Punite e Calabria. Tutti andiamo d'ae cordo. Allenatore È un piemontese, Gian Carlo Villa: abbiamo burnii elementi in squadra: Assetta, Glullanelll, Melena, Mettega. Slciliann ». « Ed altri n afferma con orgoglio ti direttore tecnico Antonio Mantlca. La « Seguala » è una società povera, si mantiene con te sole quote sociali, pagate dal giocatori e dirigenti, una spe ole di cooperativa sportiva; vi fanno parte operai ed artigiani immigrati, entusiasti per il caldo. Il presidente Michelon racconta: « Purtroppo abbiamo avuto molti ostacoli da superare. Siamo costretti a pagare 20.00(1 lire per ogni partila all'Unione Sportiva Susa per poter giocare sul campo che è gestito dalla soctetà maggiore, ma che e di proprietà del comune. Per evitare certi privilegi e situazioni antipatiche sarebbe necessario che la gestione del campo sportivo fosse affidata al comune stesso. Inoltre abbiamo anche dovuto costruirci a nostre spese gli spogliatoi, se così vogliamo chiamarli ». Nonostante l'handicap finanziario, che porta via metà dell'incasso, l'entusiasmo non manca. Ed 1 tifosi accorrono numerosi a sostenere 1 loro beniamini della « Segusla », questa autentica rappresentativa italiana. g. dol. Teresa Tuberga (f. Moisio)

Luoghi citati: Abruzzo, Calabria, Caserta, Sardegna, Sicilia, Susa, Torino