Adesso Puddu deve attendere
Adesso Puddu deve attendere Per il titolo mondiale Adesso Puddu deve attendere A Sanremo è stato «rimandato» - Bossi domenica in Giappone contro Wajima - Stasera a Novara Sanna-Pesare Il sardo Antonio Puddu forse dovrà attendere ancora un po', prima di battersi per il titolo mondiale dei pesi leggeri. Le prospettive di un match con Ken Buchanan, lo scozzese campione del mondo per la W.B.A.. si sono infatti allontanate, non tanto perché Puddu abbia deluso mercoledì sera nella difesa del primato europeo contro il negro francese Thomias, Quanto perché la Federazione pugilistica italiana è affiliata al WBC, che riconosce come campionato del mondo il combattimento del 5 novembre prossimo a Madrid tra lo spagnolo Carrasco ed il messicano Ramos. Mettersi contro corrente, con il miraggio della porzione di titolo appartenente a Buchanan, servirebbe solo ad attirarsi dei guai. Puddu insomma dovrà attendere l'esito della sfida Carrasco-Ramos, prima di inserirsi nel discorso mondiale. A meno che il suo manager Branchini, che ha molte amicizie in Giappone, non riesca a creargli una diversione, ottenendogli un combattimento con Numata, campione del mondo per il WBC nella categoria dei pesi leggeri junior: il sardo, a Sanremo, pesava kg 60,300 pur essendo in condizioni di allenamento non certo perfette; è convinzione generale che non gli sarebbe troppo arduo, con un certo periodo di tempo a disposizione, rientrare nel limite di kg 58,967 della categoria inferiore. L'attesa comunque potrebbe essere un vantaggio per il picchiatore di Cagliari il quale, pur vincendo meritatamente ai punti il confronto col negro della Guadalupa Claude Thomias, ha messo in mostra lacune difensive e di mestiere piuttosto preoccupanti per chi abbia, come liti, tante ambizioni. Puddu ha forse sottovalutato l'avversario e la sua prova, non brillantissima, va senz'altro legata a quest o peccato di presunzione. Tonino deve comunque ringraziare che il ragguardevole bagaglio stilistico di Thomias non comprendesse anche la potenza di pugno, se no ora si parlerebbe di lui come di un ex campione d'Europa. Il sardo, efficacissimo in fase offensiva, deve ancora migliorare molto come abilità difensiva, come capacità di ricorrere a certi naturali trucchi del mestiere, nelle occasioni in cui — come gli è capitato nella drammatica nona ripresa del match di Sanremo — è costretto a subire la superiorità altrui. Un campione insomma non bocciato, ma invitato a ripassarsi scrupolosamente la lezione prima di affrontare prove più difficili. Da Puddu a Bossi. Il pugile milanese difende domenica a Tokio il titolo mondiale dei pesi medi .iunior dall'assalto del giapponese Ko.jichi Wajima. Una borsa di 35 milioni di lire è stata la molla per qunsta trasferta in Giappone, che appare rischiosa soltanto per la novità dell'ambiente, non certo per il valore dell'avversario. Gli stessi esperti nipponici sono convinti che Carmelo Bossi potrebbe perdere il suo titolo soltanto per un incidente. Ai margini di quest'attività internazionale continua, in Italia, la serie dei combattimenti per una cintura tricolore di campione nazionale. Sta esguteoctoTsiuddrechsednpTU" "TV."", | visera, al Palazzotto dello Sport | d di Novara, è il turno dei leggeri junior fdetti pure superpiuma): il sardo Mario Sanna, divenuto campione dltalia recentemente a spese del lombardo Poli, si gioca volontariamente il trofeo contro Oronzo Pesare, un «guardia destra» pugliese residente a Galliate. Pesare è già stato campione d'Italia nei primi mesi del '71, ma ha perso il titolo a vantaggio di Poli, per una banale ferita ad uno zigomo. Il galliatese si batte quindi stasera per riprendere un trofeo che ritiene, fondatamente, gli sia stato tolto solo dalla sfortuna. Il vantaggio di combattere davanti al proprio pubblico ed una certa superiorità stilistica sul focoso picchiatore sardo gli offrono un lieve margine di favore. Gianni Pignata dmodsctodpimsolaScmrnrdpncscszIm carmelo Bossi
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