L'Egitto ha respinto il piano di Rogers per un accordo provvisorio sul Canale

L'Egitto ha respinto il piano di Rogers per un accordo provvisorio sul Canale L'annuncio dato a Mosca dall'agenzia sovietica "Tass,, L'Egitto ha respinto il piano di Rogers per un accordo provvisorio sul Canale La proposta americana, secondo il comunicato, sarebbe una manovra diversiva - Il Cremlino chiede che le quattro grandi potenze tornino a trattare il problema mediorientale Mosca, 28 ottobre. L'Unione Sovietica ha annunciato oggi che l'ultimo piano degli Stati Uniti per un accordo provvisorio sulla crisi del Medio Oriente è stato respinto dall'Egitto. La « Tass ». in una corrispondenza da New York, all'ernia clic la proposta americana non è altro che una manovra diversiva, imperniata su condizioni assolti- I tamente inaccettabili per l'È- j gitto. La notizia dell'agenzia j sovietica costituisce la prima risposta sia da parte di : Mosca, sia del Cairo alla j proposta in sei punti che il segretario di Stato, William Rogers, illustrò all'Assembica generale delle Nazioni | Unite all'inizio del mese. Il piano Rogers doveva costituire un accordo ad iute rim, in attesa che le parti raggiungessero un accordo definitivo sulla crisi medio¬ orientale. Prevedeva anzitutto la riapertura del Canale di Suez alla navigazione inter- nazionale, compresa quelli, israeliana, ed un iniziale arretramento delle truppe di Israele dalle loro posizioni sulla riva orientale del cor^o d'acqua ! Neil'annunciare il rigetto del piano Rogeri. Mosca critica la « diplomazia ululaterale » americana invitando gli j Stati Uniti a tornare alle trattative fra le quattro grandi potenze per il raggiungi-1 mento di un -accordo. Il 1 Cremlino chiede in sostanza che Washington rinunci al suo ruolo di mediatore e ri ,prenda le consultazioni con I" 1Unione Sovietica, Inghilterra e Francia, consultazioni che si protrassero per molti mesi a New York senza dare alcun risultato concreto. Fallito dunque il piano Rogers perché -espinto in pratica sia dagli egiziani, sia dagli israeliani, la diplomazia internazionale e le parti direttamente in causa devono ricominciare tutto da capo. E questo mentre Sadat riven- dica piena libertà di azione, compresa dunque la riaper- tura delle ostilità, se entro lafine dell'anno non sarà sta! to raggiunto un accordo sod disfacente per l'Egitto. /Ap)

Persone citate: Rogers, Sadat, William Rogers