Incontro tra Giscard e Schiller di Vittorio Zucconi

Incontro tra Giscard e Schiller Il colloquio (riservato) a Lussemburgo Incontro tra Giscard e Schiller (Dal nostro invialo speciale) Lussemburgo, 26 ottobre. Il ministro tedesco dell'Economia, Schiller, ha chiesto oggi di incontrare separatamente Giscard d'Estaing, ai margini del Consiglio finanziario dei «Sei» che si è svolto nel Granducato. Al termine del colloquio Schiller h3 lasciato il palazzo della riunione rifiutando ogni commento. Giscard, invece, si è brevemente intrattenuto con i giornalisti e non ha nascosto la sua soddisfazione. I francesi avrebbero ottenuto da Bonn il riconoscimento che non è possibile nessun riordinamento delle relazioni monetarie fra i «Sei» finché il negoziato con gli Stati Uniti non avrà compiuto progressi; il «piccolo vertice finanziario» di Parigi, il 4 novembre prossimo, dovrà essere dedicato appunto a «precisare ed approfondire questa posizione esterna dei "Sei"», anziché studiare una forma di normalizzazione dei rapporti intra comunitari. Naturalmente, attendere un qualsiasi accordo con gli Stati Uniti prima di normalizzare la situazione monetaria fra i «Sei» significa che ancora molto tempo dovrà scorrere. «Io credo — ha commentato il ministro Ferrari-Aggradi — alla necessità di una soluzione globale perché un accordo a sei è difficile senza avere gli elementi dell'evoluzione mondiale. Ma temo che sia pericoloso rinunciare a studiare nel frattempo una possibile soluzione interna, nel caso fallisca o si riveli più difficile del previsto la trattativa su scala internazionale». In questo senso si è espresso anche il vicepresidente della Commissione esecutiva, Barre: «Occorre — ha detto — avere contemporaneamente due pentole sul fuoco, altrimenti, se la prima dovesse rovesciarsi, ci troveremmo senza nulla di preparato». L'allusione alla scelta tra negoziato monetario globale con gli Usa e negoziato «a sei» è evidente. Schiller ha detto a Giscard, secondo quanto ci ha riferito lo stesso ministro francese, che «è necessario mettere una pietra sui vecchi contrasti monetari tra francesi c tedeschi e che i tedeschi vogliono compiere un atto di amicizia nei confronti di Parigi». La sensazione già diffusa da qualche giorno che i tedeschi stiano cercando un riavvicinamento con la Francia, sottolineata da Brandt con l'accettazione del «Comitato dei governatori delle sei banche centrali» (sempre avversato prima) e con l'intenzione di tenere un nuovo incontro al vertice con Pompidou, ha avuto dunque una nuova conferma. La partecipazione sia di Schiller che di Giscard al consiglio di oggi era stata in dubbio fino all'ultimo, il francese perché occupato con la visita di Breznev a Parigi, il tedesco per ragioni di politica interna. La loro venuta si è risolta in una fugace apparizione al tavolo del consiglio, che discuteva sotto la presidenza di Ferrari-Aggradi un documento della Commissione sulla situazione congiunturale della Comunità, e in un incontro a due di mezz'ora, dopo il quale sia l'uno che l'altro hanno lasciato i colleghi. Vittorio Zucconi

Persone citate: Barre, Brandt, Breznev, Giscard D'estaing, Pompidou, Schiller

Luoghi citati: Bonn, Francia, Lussemburgo, Parigi, Stati Uniti, Usa